Coreglia celebra il 25 aprile nel ricordo di Bruno Stefani a Lucignana

22 aprile 2014 | 10:51
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Coreglia celebra il 25 aprile nel ricordo di Bruno Stefani a Lucignana

Il Comune di Coreglia venerdì (25 aprile) alle 10,30 celebrerà la ricorrenza con la deposizione di una corona di alloro al monumento posto nella frazione di Lucignana che ricorda la figura ed il martirio del valoroso Bruno Stefani. Ricordare Bruno Stefani, patriota, organizzatore di primo piano nell’attività di assistenza, ucciso nel paese di Lucignana da una delegazione fascista, vuol dire tenere sempre alta la memoria e  l’attenzione alla tutela e salvaguardia di valori assoluti – la libertà e la democrazia – che ogni giorno vanno tutelati e difesi così come ce lo impone la carta costituzionale.
Bruno Stefani è stato un patriota di eccezionale valore, la sua azione verso i perseguitati ebbe carattere di costante continuità.

”…..era di quel paese di Lucignana – si legge nei testi storici – che solo in tutta la nostra provincia non conobbe mai Fascio, come non ne conobbero Cune ne Venci, ma Lucignana non ebbe mai un iscritto. E come si scatenò la caccia agli ebrei, Lucignana ne fu asilo, come, dopo l’8 settembre, gli Inglesi dovettero riparare in montagna, e quando, di fronte all’invasione nazista, tutti coloro che non si piegarono, trovarono scampo soltanto nella fuga. Tutti i piccoli centri del Comune di Coreglia Antelminelli, ma Lucignana in particolare, accolsero una folla di sperduti e dettero i primi aiuti alle nascenti formazioni partigiane. Anima di tutto questo movimento fu Bruno Stefani, costante nella fede, ardente nell’azione, non curante dei pericoli, fossero pur di morte. Nessuno fu più accorto esploratore, più preciso informatore, più audace staffetta di lui. Fu sorpreso dalla delegazione fascista. Era il 10 agosto, San Lorenzo, giornata di fiera nella valle, in tempo di pace… Lo portarono dall’alta Garfagnana fino al paese natio, seviziandolo e deturpandone l’aspetto. Nel campo dinnanzi alla sua casa lo ferirono a morte. Chiamarono la mamma e fu Bruno a darle coraggio. Un colpo di rivoltella affrettò la fine oramai segnata…” .
“Ricordare – afferma il Comune di Coreglia – ci aiuta a non dimenticare: tener vivo il passato è indispensabile per la costruzione del nostro presente, del futuro dei nostri figli, rinsalda il sentimento di  appartenenza alla  nostra comunità, ravviva un elemento fondante della nostra storia personale e collettiva – La libertà”.