Licenziato operaio in infortunio, sciopero a Kme

Un lavoratore “fatto pedinare” durante i giorni d’assenza per un infortunio sul lavoro e infine licenziato. E’ quanto denunciano sia accaduta alla Kme di Fornaci di Barga i rappresentanti dei lavoratori che per domani (8 maggio) indicono 4 ore di sciopero, su tutti i turni lavorativi, nello stabilimento. “L’azienda – attaccano i rappresentanti sindacali dei lavoratori – ha licenziato un lavoratore dopo averlo fatto pedinare durante i giorni d’assenza per infortunio sul lavoro, riconosciuto sia dal pronto soccorso dell’ospedale di Castelnuovo Garfagnana che dall’Inail. Riteniamo questo un atto scandaloso.
A nostro avviso, le attività contestate e descritte nella lettera consegnata al lavoratore, non hanno allungato in nessuna maniera i tempi di recupero dell’infortunio, giustificandone il licenziamento”.
“Dove sono finiti – si legge in una nota di sindacati e lavoratori – il coinvolgimento e la partecipazione sul tema prevenzione salute e sicurezza, sbandierati in ogni sede istituzionale e giornalistica attraverso iniziative quali Ehs-Day? Dopo questa vicenda, pensiamo siano solo state operazioni di facciata, perché se poi un lavoratore si fa male veramente sul posto di lavoro e viene pedinato come un delinquente o viene invitato ad andare in contratto di solidarietà, piuttosto che denunciare infortunio, diventa chiaro come l’azienda vuole raggiungere l’obbiettivo Infortuni Zero, attraverso diffidenza e intimidazioni. Riteniamo che un simile comportamento avrà gravissime ripercussioni sia sulle relazioni sindacali, che sul futuro atteggiamento dei dipendenti. La Kme e il suo azionista di maggioranza Vincenzo Manes da molti anni fanno vanto di attività benefiche e di solidarietà di cui sono protagonisti, però in questo caso sono andati a colpire ingiustamente sul diritto alla salute un lavoratore dal comportamento esemplare, che in 21 anni di servizio non a mai ricevuto provvedimenti disciplinari e con moglie e figlio a carico. Pertanto, nel corso dell’assemblea odierna, come prima risposta a questa ingistuzia i lavoratori hanno votato ed approvato lo sciopero di 4 ore lavorative promosso unitariamente da Fim, Fiom e Uilm per domani”.
L’azienda non vuole commentare il singolo episodio ma ribadisce di “essersi come sempre mossa nel pieno rispetto delle leggi vigenti a tutela dei propri diritti. La vicenda specifica – aggiunge Kme – nulla ha a che vedere con le politiche di sicurezza sul lavoro portate avanti dalla Società e si respinge come inaccettabile qualsiasi strumentalizzazione della vicenda sul tema di tali politiche e del diritto alla salute dei lavoratori. L’impegno indubitabile profuso dall’azienda e dai lavoratori, attraverso iniziative concrete e quotidiane, ha infatti portato in Italia negli ultimi 5 anni ad una riduzione frequenza degli infortuni dell’80% e ad una altrettanto rilevante riduzione della loro gravità. La concretezza e la serietà della politica aziendale in materia di salute sicurezza e ambiente – sottolinea Kme – sono inoltre testimoniate da un livello costante di investimenti in impianti di prevenzione, negli ultimi anni ben superiori, in termini di valore, al 35% del totale complessivo degli investimenti. In particolare nel 2013 sono stati investiti in Italia circa 3,4 milioni di euro per il miglioramento degli impianti e dei sistemi di prevenzione di cui 2,6 circa a Fornaci di Barga e, nonostante la difficile congiuntura economica, stesso livello di investimenti è previsto per l’anno in corso”.