Cave di marmo, bloccata l’attività sulle Apuane

Protestano contro il Pit, il piano di indirizzo territoriale che il consiglio regionale della Toscana si accinge ad approvare domani (1 luglio). E’ la serrata delle cave di marmo, che è cominciata oggi e che ha provocato il totale blocco dell’attività delle imprese che operano nelle cave Apuane e sostenuta dagli industriali di Lucca e di Massa Carrara, oltre che dal Cam, Cosmave e dal consorzio marmi della Garfagnana. Alla pesa di Carrara non si sono registrati passaggi di mezzi pesanti. Stamattina industriali e sindaci di Massa e di Carrara si sono incontrati nella città del marmo per fare il punto della situazione e stabilire una strategia comune. Si parla di chiedere al presidente Rossi un rinvio della discussione in consiglio regionale del piano territoriale e paesaggistico che limita l’apertura di nuove cave nel Parco delle Apuane.
Intanto alcuni pullman di imprenditori e cavatori, per la prima volta uniti e concordi nella protesta, hanno raggiunto la sede di Cosmave dove si è tenuto un incontro al quale ha partecipato anche il segretario regionale del Pd Dario Parrini che è stato accolto dal mondo del marmo: oltre 1000 persone. Dario Parrini era accompagnato dalla senatrice Manuela Granaiola, dai consiglieri regionali Ardelio Pellegrinotti e Loris Rossetti, e dai sindaci Ettore Neri, Maurizio Verona, Domenico Lombardi, Marco Poli. Dario Parrini è rimasto positivamente colpito dal pubblico composto dalle centinaia di lavoratori, imprenditori e addetti ai lavori. Ha ribadito il suo impegno volto a sostenere norme legislative adeguate ed equilibrate sul piano paesaggistico. “Nessuno può negare il marmo a questi territori”, ha assicurato Parrini, aggiungendo che “se qualcuno sostiene che le montagne non si possono coltivare è perché non ha mai visitato le cave, non ha mai conosciuto il valore di questo lavoro, non ha mai avuto la fortuna di trovarsi di fronte ad una platea così significativa come quella di oggi a Pietrasanta”. Dal canto loro gli imprenditori hanno particolarmente apprezzato la disponibilità e la capacità di ascolto manifestata, mai dimostrata – sostengono – dall’assessore Marson. “Le imprese e i lavoratori – spiegano gli industriali – chiedono il riconoscimento delle cave quale elemento distintivo e imprescindibile dell’identità paesaggistica di questo territorio all’interno del piano paesaggistico. Un riconoscimento dovuto per un valore identitario, storico, culturale per il territorio Apuo-Versiliese. Questo è un unicum ambientale e naturale ove lavoro e antropizzazione hanno permesso una perfetta simbiosi di attività diversificate”.