Turismo, operatori a confronto sulla sicurezza per le piscine delle strutture ricettive

3 luglio 2014 | 12:19
Share0
Turismo, operatori a confronto sulla sicurezza per le piscine delle strutture ricettive

Investire in sicurezza comunque conviene. Anche se il regolamento sulle piscine delle strutture ricettive (alberghi, bed & breakfast, agriturismi) presenta molti punti problematici e da modificare. Questo è quanto emerso dall’affollato convegno Turismo e piscine in Garfagnana, organizzato da Cna e Confesercenti in collaborazione con TecnoAmbiente ed Elettrotermoidraulica Adami e svoltosi a Castelnuovo alla sede dell’Unione dei Comuni, con la presenza di esperti del settore (l’ingegner Gianni Magnani, l’avvocato Francesca Del Carlo, il fiscalista Massimo Bianchi) e dei rappresentanti dell’Asl 2 di Lucca. Proprio questi ultimi hanno spiegato quali sono gli aspetti di prevenzione e i criteri di controllo igienico-sanitario sulle piscine.

“La questione – spiegano gli organizzatori – è molto importante e interessa oltre cento strutture presenti sul nostro territorio. Il regolamento regionale, già vigente per le piscine aperte dopo il 2010 e prorogato al marzo 2015 per quelle già esistenti quattro anni fa, prevede infatti per queste ultime una serie di adeguamenti che, se attuati nella loro integrità, potrebbero avere pesanti ripercussioni sul proseguimento della loro attività. Anche perché si tratta di piccole realtà che hanno limitate capacità di investimento. E questa preoccupazione è emersa forte nel corso dell’incontro da parte dei tanti operatori presenti. Tuttavia, i suggerimenti, giunti anche dall’Asl, orientati al buonsenso di redigere adeguati documenti di valutazione dei rischi, che tengano conto ovviamente delle linee guida sulle quali si basano i controlli igienici e sanitari, indicano una strada in prospettiva molto interessante da percorrere e una possibile soluzione alle rigidità normative”.