Artigianato e antiche tradizioni, è la festa della montagna

Gli antichi mestieri legati all’agricoltura e all’artigianato tornano alla vita in occasione della seconda edizione della Festa della montagna, che sarà allestita questa domenica (20 luglio), a Pian dell’Albero a Montefegatesi, nel Ccmune di Bagni di Lucca. Passeggiando per la via Ducale: così è stata intitolato l’evento promosso dall’associazione Tre Potenze, in collaborazione con la Provincia di Lucca, pensato per riportare all’antico splendore un luogo così intriso di tradizione e al tempo stesso così poco conosciuto come la zona di Montefegatesi e la strada che conduce all’Orrido di Botri, un tempo anello di congiuntura fra il Ducato di Lucca e l’Emilia. I dettagli della manifestazione sono stati illustrati questa mattina (16 luglio) a Palazzo Ducale, dall’assessore provinciale alle politiche agricole Diego Santi, dalla presidente dell’associazione Tre Potenze, Chiara Micchi e dalla vicepresidente Marcella Landi.
“Questa festa muove dall’intento di valorizzare ciò che un territorio splendido, ma difficilmente raggiungibile ha da offrire – ha affermato l’assessore Santi -, anche se la situazione odierna non consente cospicui investimenti è importante compiere qualche sforzo per mantenere vive le risorse di una zona così ricca di storia e di bellezze naturali, ma al contempo molto fragile”.
Lungo la strada che collega Pian dell’Albero all’Orrido di Botri e al Passo del Giovo, dei figuranti rievocheranno la tradizione agricola, le antiche usanze e i mestieri del passato, soprattutto quelli femminili, cercando di ricreare l’atmosfera del tempo: ci sarà chi fa il bucato con la cenere, chi fila la lana con il fuso e la rocca, chi impaglia le sedie, chi accudisce il bestiame. Nel corso della giornata verranno organizzate visite guidate ad hoc, pensate per soddisfare le esigenze e i desideri di ciascuno: fra i principali luoghi di interesse storico-naturalistico spiccano indubbiamente l’Orrido di Botri e la strada che congiunge il rifugio del Nido dell’Aquila ad un’antica carbonaia. Inoltre dal rifugio Mercatello, al Passo del Giovo, partirà una gita organizzata dal Cai, cui sarà possibile accodarsi.
“Si tratta di un territorio purtroppo poco conosciuto e troppo spesso messo da parte – ha spiegato Chiara Micchi – la montagna può offrire tanto, è la dimostrazione di ciò che siamo e di quello che eravamo e noi vogliamo farla rivivere attraverso una manifestazione semplice e aperta a tutti, soprattutto ai più giovani che hanno molto da imparare. La festa non vuole essere altro che un invito a visitare e riscoprire i luoghi e i mestieri del passato”.
A partire dalle 10 di domenica, fino alle 18 sarà allestito il cosiddetto mercato a metri zero, fornito di prodotti esclusivamente locali, confezionati a pochi metri di distanza: qui sarà possibile acquistare sia scorte alimentari, sia opere artigianali. Alle 12, invece, verrà celebrata la Santa Messa, cui seguirà la benedizione della montagna e dell’agricoltura. La sera, al Nido dell’Aquila, sarà servita la cena, fatta di tortelli caserecci, grigliato, pizza e birra.
Jasmine Cinquini
{youtube}GsapWMnQkEE{/youtube}