Turisti in calo in Garfagnana, albergatori: “Colpa anche della poca cura delle strade”

La possibilità di ottenere risultati dal turismo passa anche dalle infrastrutture. E la situazione in Garfagnana non è delle migliori. A lanciare l’allarme è il presidente degli albergatori della Garfagnana di Confcommercio Imprese per l’Italia Lucca, Tiziano Davini, che è preoccupato dallo scarso stato di manutenzione delle strade provinciali. “Si parla di turismo, ma spesso certe azioni sembrano indicare che non ci crediamo fino in fondo – dice Davini – basta partire dalle cose basilari come le infrastrutture. Mi riferisco allo stato delle strade che in tutta la Valle del Serchio, ed in particolare in medio-alta Garfagnana, sono piene di pericolose buche oltre che con erba ai lati incolta e da tagliare”.
Una situazione denunciata già altre volte che però permane nel tempo e che unisce una serie di criticità che vanno oltre al turismo come il pericolo di incidenti. È ancora presto per fare un bilancio della stagione, ma il settore sta cercando di tenere botta soprattutto grazie ai tour operator ed alle agenzie e quindi, nella maggior parte dei casi, grazie al turista straniero. Manca soprattutto il turista italiano che anche dove c’è fa soggiorni brevissimi, spessi mordi e fuggi che non incidono sulle presenze nelle strutture ricettive. “A lavorare sono dunque gli hotel che hanno contratti – spiega Davini – si registrano grosse difficoltà per quelle attività che lavorano sul passaggio o su clienti storici”. I dati però sono davvero poco confortanti. L’ufficio di informazione ed accoglienza turistica di Castelnuovo, che registra esclusivamente le presenze di turisti che si rivolgono presso loro, fa registrare al 24 luglio un calo delle presenze di circa il 30%. Il fenomeno si accentua in zone più periferiche rispetto a Castelnuovo.