Un concerto di arie sacre a Fiano in ricordo di don Aldo Mei

1 agosto 2014 | 07:53
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Un concerto di arie sacre a Fiano in ricordo di don Aldo Mei

Il 4 agosto ricorrono i settanta anni dal martirio di don Aldo Mei ed è per questo che il paese e la parrocchia di Fiano si preparano a ricordare l’evento con una serie di manifestazioni, patrocinate da vari enti: Comune di Pescaglia, Capannori, Lucca, Provincia, Isrec, Arcidiocesi di Lucca. Domenica 3, è in programma un concerto vocale strumentale che si terrà nella chiesa parrocchiale di Fiano, alle 21. In programma musiche di Bach, Frank, Schubert, Pergolesi, Mozart, Verdi, Rossini e Mascagni. Direttore artistico: maestro Graziano Polidori. Il cast è composto da: Ilaria Casai, soprano, Elena Pratelli, mezzo soprano, Laura Masini, mezzo soprano, Graziano Polidori, basso; Luca Alfieri all’organo e Ilaria Brunini, al pianoforte. Non dobbiamo dimenticare che proprio le note dell’organo di Chiesa, servivano a segnalare un pericolo imminente al giovane ebreo, accolto da don Aldo nella sua casa, come lo stesso Adolfo ricorda in una storica intervista del 1968. 

Nell’estate del 1944 don Aldo Mei fu il primo sacerdote ad essere fucilato, come monito alla Chiesa di Lucca, e al suo clero, schierato a difesa degli ebrei, e dei renitenti alla leva e nell’organizzazione della resistenza civile. In provincia di Lucca altri parroci e religiosi subirono la stessa sorte, tra i quali 12 monaci certosini. In Toscana Lucca fu una delle diocesi maggiormente colpite. “Per la nostra generazione – spiegano gli organizzatori -, che non ha vissuto quei tragici momenti, fare memoria vuol dire appropriarci di quei valori che mossero questi uomini di chiesa a schierarsi dalla parte dei perseguitati, al di là del credo religioso o politico. In ballo c’era il valore dell’uomo e il rispetto della dignità umana. Don Aldo Mei, non ha cercato il martirio per fanatismo o per esaltazione personale, perché Dio non chiede questo, ma lo ha considerato come una possibile eventualità nel rispondere alla chiamata al sacerdozio. Per questo già nel 1932, aveva scritto che si sentiva pronto a perdere anche la propria vita, perché tutto quello che Lui è e possiede è di Dio”.
Nella lettera testamento Don Aldo raccomanda: “Amatevi come fratelli – Muoio vittima dell’odio che tiranneggia e rovina il mondo – muoio perché trionfi la carità cristiana. Amate la Chiesa – Vivete e Morite per Lei – E’ la vita e la morte più bella”. Si, nell’adempimento dell’amore sta la bellezza della vita ed anche la morte assume un volto di bellezza, perché l’uomo sarà giudicato sull’amore e chi ama non muore, perché l’amore non muore. Celebrare don Aldo e gli altri religiosi che donarono la propria vita, per la vita del prossimo, è riaffermare questa verità, nient’altro che questa. Lunedì 4 agosto, sono in programma altre manifestazioni, sia a Lucca che a Fiano. A Fiano, dove si conservano i resti mortali del suo corpo, alle ore 21 santa messa, a seguire deposizione della corona presso il monumento, con i saluti di Stefano Baccelli, presidente della provincia, Andrea Bonfanti, neo sindaco di Pescaglia e Gianluca Fulvetti direttore Isrec di Lucca. Nella chiesa parrocchiale è possibile visitare per tutto il mese di agosto la mostra dell’Isrec di Lucca, L’amore non muore. Don Aldo Mei martire della carità. Nel corso dell’anno, sarà inaugurato anche la “casa memoria”, realizzata nel ex-asilo, fortemente voluto, dallo stesso don Aldo per i ragazzi della parrocchia di Fiano.