Maltempo, rabbia Pescaglia. Bonfanti batte cassa a Roma

7 agosto 2014 | 08:01
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Maltempo, rabbia Pescaglia. Bonfanti batte cassa a Roma
Maltempo, rabbia Pescaglia. Bonfanti batte cassa a Roma
Maltempo, rabbia Pescaglia. Bonfanti batte cassa a Roma
Maltempo, rabbia Pescaglia. Bonfanti batte cassa a Roma
Maltempo, rabbia Pescaglia. Bonfanti batte cassa a Roma

In viaggio a Roma per accelerare la ricostruzione del territorio di Pescaglia. Il sindaco Andrea Bonfanti ha annunciato ieri durante il consiglio comunale straordinario che si è tenuto alle scuole di Monsagrati la sua “missione romana” che oggi lo porterà a Roma, assieme al senatore Andrea Marcucci, per un colloquio con il sottosegretario Erasmo D’Angelis. L’obiettivo è arrivare al più presto ai finanziamenti per intervenire sulle urgenze. Necessità che sono emerse sia dai componenti del consiglio sia dai cittadini, cui l’incontro è stato aperto sotto forma di assemblea pubblica.
Dopo l’elenco delle principali criticità, che proprio ieri sono state rilevate anche dall’amministrazione comunale al completo, a cura del consigliere delegato alla tutela del territorio e alla Prociv Giusti tutti concordi nella necessità di fare presto e di monitorare attentamente la situazione. Che è ancora in evoluzione se è vero che la frana di Roncigliato è ancora in movimento. Sandra Paoli, capogruppo di opposizione, dal canto suo ha chiesto e ottenuto la possibilità di visionare i cantieri e i progetti con cui si interverrà nelle situazioni che più duramente hanno colpito il territorio. Entro la fine di settembre, poi, si dovrebbe tenere un’altra assemblea per far conoscere ai cittadini quale è stato l’utilizzo dei fondi eventualmente concessi per i lavori di messa in sicurezza del territorio.

Le foto della serata

Tante le esigenze emerse dai cittadini nella fase pubblica dell’assemblea. La famiglia ancora sfollata dalla frazione di Roncigliato ha chiesto di poter iniziare autonomamente i lavori per poter rientrare nell’abitazione che ora non possono raggiungere. Il titolare della palestra di San Martino in Freddana ha chiesto di intervenire al più presto sulla struttura per evitare il danneggiamento del pavimento.
Ancora una volta sul banco degli “imputati” è poi finito il Consorzio di Bonifica. Per molti cittadini tanti danni si sarebbero potuti evitare con una corretta manutenzione di fossi e canali della zona, che invece sono stati fatti e parzialmente, a cura dei privati. Per i cittadini il servizio andrebbe, insomma, restituito ai Comuni per un maggior controllo sul territorio. E non è escluso che qualcuno, come è emerso dall’assemblea, non si rivolga ai legali per intentare un’azione legale per danni, come già, sotto forma di class action, sta cercando di fare il comitato Murrius nel Morianese.
Anche un’altra richiesta arriva al Consorzio, ovvero quella di usare per i lavori di manutenzione ditte del territorio, per dare lavoro in una zona messa in ginocchio dagli eventi alluvionali. Tanto che qualcuno chiede proprio un particolare sostegno a inoccupati e disoccupati per l’acquisto dei beni persi nel fiume di detriti e fango che si è riversato sulle frazioni. Così come, è stata una delle ultime richieste, di riversare i fondi ordinari per la manutenzione dei corsi d’acqua della Valfreddana, da parte del Consorzio, in quelli straordinari per la ricostruzione.
Che costerà, con tutta probabilità, oltre sei milioni di euro. Una cifra che, necessariamente, deve arrivare da altri enti del territorio. Ed entro la stagione delle piogge, oppure a difficoltà si potrebbero raggiungere difficoltà. Per questo si attende un cenno significativo da Roma.