Ospedale unico della Valle, il comitato incalza i sindaci

Sono passati ormai più di due anni dall’approvazione del Protocollo d’intesa per la costruzione del nuovo ospedale della Valle del Serchio, questione che tanto ha diviso e avvelenato la nostra zona; un anno e mezzo è trascorso da quando l’allora direttore D’Urso annunciò l’accentramento dei reparti in uno dei due stabilimenti attuali, Barga o Castelnuovo; un anno infine già ci separa da quando la Asl presentò ai nostri sindaci una relazione proprio in merito alla riorganizzazione-accentramento del nostro ospedale, prospettiva ribadita anche il mese scorso dal nuovo direttore generale Polimeni”. Torna sulla questione della riorganizzazione del presidio ospedaliero il comitato Per la Sanità nella Valle del Serchio, che si rivolge ai sindaci di Barga e Castelnuovo.
“La candida neve delle elezioni amministrative ed europee ha coperto tutto con un manto di silenzio: passate le elezioni però, venuta la primavera e poi l’estate, le questioni sono ancora lì, irrisolte. Il comitato pone ai sindaci neo-eletti o confermati due domande: la costruzione di un nuovo ospedale rimane un obiettivo, o quel percorso si è interrotto per sempre? Inoltre, i sindaci concordano con la Asl nell’esigenza di riorganizzare-accentrare a breve i reparti dell’attuale Presidio Ospedaliero Valle del Serchio, o lotteranno per mantenere le attività divise nei due stabilimenti di Barga e Castelnuovo? Il comitato non crede che l’imbarazzante silenzio e immobilismo dei nostri amministratori porti conseguenze positive per i cittadini. Per questo motivo pubblichiamo sul nostro sito la relazione ufficiale consegnata dalla Asl ai sindaci della Valle nell’estate scorsa, che avrebbe dovuto promuovere un dibattito, una discussione pubblica riguardo al tema della riorganizzazione-accentramento, sulla sua opportunità o meno, e sulle modalità con cui attuarla qualora si fosse deciso di prendere questa strada: discussione che è stata mortificata sul nascere, lasciando tutta la nebbia che le scarse informazioni ufficiose filtrate nel tempo hanno creato attorno alla questione. Cosa si aspetta ancora per convocare una Conferenza dei sindaci – prosegue il comitato -, stavolta aperta al pubblico, in cui la Asl possa comunicare ufficialmente ai cittadini il destino dell’assistenza ospedaliera in Valle del Serchio? Infine, il comitato interroga i sindaci della Valle e del resto del territorio aziendale sul tema della Presidenza della Conferenza dei sindaci. La situazione è imbarazzante – conclude il comitato -: dopo anni di lotte intestine, che hanno indebolito e ridicolizzato sia la Valle del Serchio che l’intero territorio di fronte ai propri interlocutori istituzionali, si vuole proseguire in sterili scontri interni? Non è più utile ai cittadini eleggere al più presto un Presidente della Conferenza, capace di confrontarsi con chi detiene il potere reale, con chi da anni gioca col nostro diritto alla Salute, vale a dire la Regione Toscana e il suo Presidente Enrico Rossi?”
(Scarica i documenti sulla riorganizzazione del presidio ospedaliero Valle del Serchio)