Condannati i castagni monumentali di Prato Fiorito – Foto






I castagni monumentali di Prato Fiorito soffrono. Lo sostiene Fausto Palmerini, esperto potatore che lancia l’allarme dopo l’esecuzione di alcuni interventi di parziale taglio a causa della presenza di un elettrodotto. “Periodicamente – accusa Palmerini – gli alberi vicino alla linea elettrica vengono privati dei rami che crescendo in direzione dei fili potrebbero creare problemi al servizio. Questo intervento di solito viene eseguito da ditte incaricate da Enel, le quali si preoccupano più della velocità di esecuzione che della correttezza e qualità del lavoro, arrecando non pochi danni alle malcapitate piante che si trovano sulla loro strada”.
“Utilizzo di ramponi per salire, capitozzature e tagli mal eseguiti – aggiunge – sono sempre stati la regola e questa pratica è finora stata tollerata in nome della necessità di garantire il funzionamento di un pubblico servizio fondamentale. Questa primavera purtroppo, alcuni operai hanno pensato bene di velocizzare ancor di più il lavoro mozzando gli alberi a volte a pochi metri da terra, infatti si fa prima a fare un solo grosso taglio sul tronco che molti piccoli tagli sulla chioma. Diversamente da quanto dispongono le leggi che regolano il taglio di rami di alberi che potrebbero interferire col buon funzionamento dell’elettrodotto, sono stati danneggiati alberi lontani anche molti metri dai cavi, piante che negli interventi precedenti non erano state nemmeno toccate e la cui ormai lentissima crescita, visto che si tratta di esemplari molto vecchi, non avrebbe permesso ai rami di arrivare a toccare i fili elettrici nemmeno fra molti anni. Anche le leggi forestali sono state tranquillamente ignorate da questi signori – sostiene Palmerini: le piante abbattute al piede non sono state tagliate raso terra ma lasciando bei tronchi lunghi anche mezzo metro. Ancora oggi che sono passati mesi dall’intervento, rami e interi alberi abbattuti giacciono dove sono caduti, alcuni nemmeno a terra ma appoggiati agli alberi vicini. Senza considerare che tutto questo è stato fatto in primavera, cioè nel momento di maggior attività vegetativa delle piante e nel periodo in cui nidificano gli uccelli e si riproducono tutti gli animali che costruiscono la loro tana all’interno di questi condomini naturali”.
“In questo caso il danno è stato particolarmente grave ed evidente – aggiunge Palmerini – perché sono stati coinvolti alberi monumentali. Ma fatti come questo si verificano quotidianamente nei nostri boschi, nei terreni agricoli ed a volte addirittura nei giardini. Questi soprusi non possono essere passivamente accettati come inevitabili perché è vero che Enel ha il diritto di fare manutenzione alle proprie linee, ma è altrettanto vero che questo diritto è regolato da normative precise”.
FOTO – I castagni monumentali di Prato Fiorito