“Tagli agli stipendi”: sciopero alla Coop Fanin

17 settembre 2014 | 09:02
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“Tagli agli stipendi”: sciopero alla Coop Fanin

Mobilitazione tra i lavoratori della Coop Fanin di Fornaci di Barga che domani (18 settembre) programmano uno sciopero dalle 9,30 alle 11. Il motivo è il piano di ristrutturazione presentato dall’azienda in cui, secondo Fiom Cgil, si propone il taglio del 20% degli stipendi dei dipendenti. “La situazione che si è venuta a creare alla Coop. Fanin di Fornaci di Barga è molto preoccupante – incalza il sindacato -. L’azienda si trova in una situazione di difficoltà finanziaria dovuta in parte alla più generale crisi economica che il Paese sta vivendo ma anche ad una gestione poco chiara e trasparente della sua dirigenza”. 

“Una dirigenza – sottolinea Fiom – che si è rifiutata di avere un confronto serio con la rappresentanza sindacale e con il sindacato e che non ha trovato di meglio che avanzare l’idea che l’unico modo per uscire dalle attuali difficoltà sarebbe quello di farne pagare il prezzo ai propri dipendenti, 70 dei quali sono soci dipendenti e 20 semplicemente dipendenti. Quello che la direzione aziendale spaccia per piano di risanamento in effetti si traduce in questo, ovvero che ‘i costi delle difficoltà e degli errori da noi commessi li debbono pagare i dipendenti con un taglio delle loro retribuzioni di circa il 20%’. Sarebbe troppo facile oltre che altrettanto ingiusto. E oltretutto non risolverebbe per davvero i problemi esistenti. La Fiom Cgil di Lucca, assieme alla Rsu, ha avanzato una possibile proposta alternativa che prevedeva una ricapitalizzazione della Società, i soci non si sarebbero tirati indietro e anche i semplici dipendenti si erano detti disponibili, nelle forme appropriate, a contribuire al risanamento ed al rilancio della attività. Ma anche questa proposta, che inizialmente avevamo capito potesse essere accolta, è stata rifiutata e si è passati direttamente alle minacce e ai ricatti sui singoli lavoratori minacciando di licenziamento chiunque non si si dichiari disponibile. Questo modo di fare e queste posizioni sono per noi inaccettabili ed in conflitto con i principi stessi di civiltà. La Coop. Fanin  sta sadicamente giocando sulla pelle e sulla dignità di 90 famiglie e di una intera comunità territoriale. Sappiamo che le Istituzioni stanno seguendo con attenzione la vicenda, chiediamo loro di far sentire la propria voce”.