Valfreddana, il sindaco di Pescaglia: “Ora via agli interventi in tempi brevi”

E’ soddisfatto il sindaco di Pescaglia, Andrea Bonfanti, della tempestiva risposta della Regione Toscana alla richiesta di fondi avanzata ieri insieme al Comune di Lucca ed al Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord per il ripristino del reticolo idraulico della Valfreddana. “La Regione – sottolinea Bonfanti -, sulla spinta dell’assessore Anna Rita Bramerini, venuta di persona a sincerarsi della grave situazione di dissesto verificatasi in Valfreddana, ha apprezzato il nostro sforzo di realizzare progetti immediatamente cantierabili in tempi così stretti e la Conferenza Regionale permanente per la Difesa del Suolo, come promesso dall’Assessore Bramerini in occasione della sua visita, ha deciso di destinare agli interventi in Valfreddana, come primo contributo, per le emergenze più impellenti in vista della stagione invernale, oltre 1,6 milioni di euro, cioè tutte le risorse rimodulate dal documento per la difesa del suolo 2014”.
Lunedì (22 settembre) il Comune di Pescaglia, il Comune di Lucca ed il Consorzio di Bonifica si troveranno con la Provincia di Lucca che farà da coordinamento tra tutti gli enti per decidere quali progetti cantierare per primi, secondo una scala di emergenza. “Grazie all’impegno mantenuto dall’assessore Bramerini ed allo sforzo del Comune di Pescaglia, del Comune di Lucca, della Provincia e del Consorzio di Bonifica, che hanno realizzato progetti immediatamente cantierabili in tempi davvero strettissimi – sottolinea Bonfanti -, prevediamo che i lavori possano partire in tempi brevi così da poter mettere in sicurezza il nostro territorio fortemente martoriato dalle piogge di luglio”. “Grazie all’Assessore Bramerini che ha mantenuto i propri impegni – ha dichiarato il Sindaco di Pescaglia Andrea Bonfanti – ed agli altri Enti che hanno lavorato serratamente con noi per arrivare a questo primo importante contributo da parte della Regione Toscana. Adesso il lavoro continua per trovare le ulteriori risorse necessarie, già a partire dal Documento per la Difesa del Suolo 2015 e dal Piano di Sviluppo Rurale Regionale”.