Gli abitanti di Gugliano e Forza Italia: “Basta con il rimpallo di responsabilità per i lavori contro il dissesto idrogeologico”

Residenti di Gugliano e coordinamento comunale di Forza Italia della Mediavalle, è polemica per i lavori di regimazione dei torrenti Mulinaccio, Pantano e Rivangaio. Lo dicono in una nota polemica: “Gli abitanti di Gugliano abitano nella terra di tutti e di nessuno – si legge nel testo – Siamo alle solite, i cittadini di Gugliano sono arrabbiati per il rimpallo sulle competenze fra i comuni di Lucca, Borgo a Mozzano e il Consorzio di bonifica del Bientina per quanto riguarda gli interventi di regimazione delle acque e messa in sicurezza degli argini dei torrenti Mulinaccio, Pantano e Rivangaio. I torrenti in questione si trovano a confluire a pochi metri di distanza l’uno dall’altro in una zona devastata dalle continue, ormai non più eccezionali, “bombe d’acqua”. Più volte negli anni, soprattutto dopo gli eventi alluvionali del 14 febbraio e 21 luglio, gli abitanti della zona hanno richiesto l’intervento degli enti, attraverso segnalazioni scritte con raccolta di firme, articoli di giornali che documentano i danni verificatisi sulla strada di collegamento di Gugliano con la provinciale Lodovica; strada che insiste sugli argini del torrente gravemente compromessi dalla furia delle acque che hanno allagato anche alcune abitazioni e travolto un’automobile trascinandola per decine di metri (fortunatamente senza persone a bordo). Gli enti si sono limitati a fare il ripristino del collegamento stradale in emergenza provvedendo allo sgombero dei detriti e fango trasportati dalle acque ammucchiandoli dove al prossimo episodio alluvionale riporterà sulla strada, al taglio di qualche pianta a una all’anno, cioè dopo che per anni gli abitanti del posto hanno provveduto da soli a loro spese alla ordinaria manutenzione e all’inghiaiatura del manto stradale, mentre spetta al comune contribuire per la manutenzione della strada di collegamento di interesse pubblico”.
“In compenso – prosegue la nota – però si sono svolti numerosi sopralluoghi che hanno portato a niente di fatto per il rimpallo di competenze e la mancanza di fondi. Ci si chiede allora Perché non ci sono fondi, quando il ministero ha riconosciuto lo stato di calamità naturale per la regione Toscana e la Provincia di Lucca? E ancora: è stato chiesto il finanziamento per la messa in sicurezza della zona, per la ricostruzione degli argini erosi ed il superamento del guado con una struttura idonea onde evitare l’aggravarsi della situazione di pericolo per le persone? Forse una risposta c’è: Aspettiamo il morto. Ci auguriamo che questo non accada, che quindi chi di dovere si attivi quanto prima per dare risposta ai cittadini anche attraverso il coordinamento dei rispettivi uffici tecnici al fine di produrre un’unica proposta d’intervento risolutiva”.