Successo per l’innovativa Bohème del Teatrino del Fai a Vetriano

Un corale consenso di pubblico ha accolto la Bohème andata in scena al Teatrino del Fai a Vetriano, in collaborazione con Fondazione Cerratelli, Teatro del Giglio e Fondazione Festival Pucciniano. Un allestimento molto originale, nato dall’incontro tra Enrico Beruschi, il poliedrico attore televisivo e cinematografico, qui in veste di regista con la sua personale formula di opera “raccontata” alternando canto e narrazione, ed il Teatrino Fai, particolarmente adatto per le sue piccole dimensioni alla presentazione di opere liriche in forma di versione ridotta, che rendono molto agile e in tempi contenuti l’ascolto di una intera opera. Riduzioni diventate ormai una cifra caratteristica delle produzioni del Teatrino, iniziata con la prestigiosa collaborazione con l’Accademia del Teatro alla Scala.
Beruschi ha colto nel segno, coinvolgendo come accattivante voce narrante gli spettatori in una atmosfera da fiaba, che evocava proprio quella voluta dal Maestro per la sua Bohème, ambientata nella Parigi del 1830. Un successo sottolineato dai convinti applausi dei presenti, sia per il Regista (anche nel ruolo di Alcindoro) con la sua Assistente Cristina Severi, che per gli artisti che hanno interpretato i quattro quadri dell’opera, il soprano lucchese Silvana Froli (Mimì/Musetta), il tenore David Righeschi (Rodolfo), il maestro di piano Cristiano Manzoni. Simonetta Puccini – sempre presente agli eventi pucciniani allestiti nel Teatrino – ha espresso il suo vivo apprezzamento per questa innovativa Bohème, complimentandosi con tutti i protagonisti della serata e con il Soprintendente del Teatrino Fai Loredana Cipriani Ciabatti, per la costante qualità delle sue iniziative.