Speleo Mannari, è record italiano immersione in profondità

Ora è ufficiale. Gli Speleo Mannari hanno segnato oggi (8 dicembre) il nuovo record italiano di immersione in profondità in grotta, giungendo fino ai 1358 metri di dislivello nell’abisso Paolo Roversi sotto il monte Tambura sulle Alpi Apuane. L’immersione era avvenuta ieri intorno alle 14 all’interno della grotta conosciuta più profonda d’Italia. Oggi alle 14,30 l’uscita di Gianmarco Innocenti, che ha dato l’annuncio del record raggiunto.
L’impresa assume ancora più valore per il fatto che ieri ignoti hanno rubato le corde che sarebbero servite per scendere dai 200 ai 700 metri. Ostacolo superato, però, dal gruppo di amanti della speleologia che hanno così potuto continuare e raggiungere l’impresa ambita.
L’impresa. Le squadre hanno allestito due campi base, a 800 e mille metri sotto la superficie, e ‘armato’ tutto l’itinerario d discesa con chiodi e corde alle pareti rocciose, mettendolo in sicurezza. Oggi pomeriggio Pedrali ha dato l’attacco all’ultimo tratto: non solo ha raggiunto il sifone finale dell’abisso Roversi, un meandro ad “u” in piena falda invaso d’acqua, ma con muta e bombole d’ossigeno si è immerso, cercando di esplorare una condotta a ‘collo d’oca’ lunga una decina di metri che si dovrebbe ricongiungere ad un altro abisso nella montagna, mai esplorato finora. Solo la strozzatura del canale, che rendeva l’acqua particolarmente vorticosa, gli ha impedito di proseguire. Luca Pedrali, insieme alla moglie Nadia Bocchi, si era calato nello stesso abisso già fra il 10 e 12 ottobre scorsi ma erano potuti arrivare soltanto a 1.190 metri perché il maltempo sulla costa tirrenica impedì loro di procedere in sicurezza.