Niente Anpi alle celebrazioni per la Liberazione, scoppia il caso a Barga

E’ polemica sulle celebrazioni per l’anniversario della Liberazione a Barga. Anpi provinciale, che non era presente alla manifestazione di sabato scorso (13 dicembre) stigmatizza gli organizzatori per non essere stati inviati. “Non sarà sfuggito ai più attenti – sottolinea Giuseppe Rava, presidente provinciale di Anpi – la mancata partecipazione dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia all’iniziativa. In relazione a ciò, ci pare giusto dare una spiegazione. La prima considerazione la riserviamo al titolo dell’iniziativa: La Liberazione, ma da che cosa? Dall’occupazione nazifascista dell’Italia: questo è bene ricordarlo a tanti smemorati e a coloro che all’epoca si opposero alla Liberazione. Abbiamo ovviamente chiesto spiegazione del mancato nostro coinvolgimento, non per vanagloria personale, ma per chi rappresentiamo e cioè quelle donne e quegli uomini che, in momenti drammatici, misero a disposizione la loro vita per avere la libertà di cui ancora oggi godiamo. La risposta che abbiamo ricevuto è stata: ‘no, non ci siamo dimenticati dell’Anpi – è la risposta riferita dall’associazione -, ma è stata una scelta diplomatica per non turbare qualcuno che aveva messo a disposizione del materiale per l’iniziativa’. Riteniamo questo atteggiamento, dispiace dirlo, da parte degli organizzatori, assolutamente ingiustificabile e la sostanza del fatto è che chi si è opposto alla Liberazione dal nazifascismo ha posto una sorta di veto nei confronti di chi oggi rappresenta quelle forze che attivamente si batterono per sconfiggere chi aveva invaso e rovinato il nostro Paese”.
“Lo spirito dell’Anpi è favorevole alla pacificazione rispetto a quell’evento tragico che è stata la guerra di Liberazione dal nazifascismo, ma questo non esime nessuno da una valutazione critica delle scelte fatte dai giovani dell’epoca, dispiace constatare che chi ha organizzato l’evento abbia considerato tale ferita ancora aperta e, cosa ancora più grave, decidendo di ignorare chi all’epoca fece la scelta giusta”.