Comuni montani, impegno del governo per rivedere l’Imu sui terreni agricoli

“Per i territori montani c’è l’impegno del governo a riconsiderare l’applicazione dell’Imu sui terreni agricoli e a rivedere l’aumento dell’Iva sul pellet”: lo spiega la parlamentare Pd Raffaella Mariani, presente ieri al confronto tra i rappresentanti dei comuni di montagna ed esponenti dell’esecutivo organizzato dall’intergruppo parlamentare sullo sviluppo della montagna in collaborazione con Anci, Uncem e Upi. All’incontro hanno preso parte circa 500 sindaci: molti i toscani, tra cui diversi amministratori in arrivo dalla Lucchesia come Simonetti di Molazzana, Fantoni di Piazza al Serchio, Mariani di San Romano e Verona di Stazzema. “Si è trattato – spiega la deputata democratica – di un incontro importante anche per la nostra provincia, in cui i comuni montani rappresentano una fetta consistente del territorio, oltre che una risorsa per lo sviluppo e la crescita. E di una modalità innovativa di confronto, che ha permesso di far confluire le istanze di queste piccole ma importanti realtà in un incontro proficuo a fronte delle tante difficoltà attuali”. Il governo, rappresentato all’incontro dalla ministra agli Affari Regionali Lanzetta e dal viceministro all’Agricoltura Olivero, “si è impegnato a farsi carico – sottolinea Mariani – della questione dell’Imu agricola a partire dalla definizione dei criteri e dell’applicazione dell’aumento dell’Iva sul pellet. Abbiamo apprezzato l’annuncio del viceministro Olivero sulla apertura di un forum specifico del ministero sull’agricoltura di montagna cui parteciperanno anche i sindaci. Da parte nostra continueremo a lavorare a sostegno di queste piccole amministrazioni, favorendo il confronto diretto tra istituzioni. Sono moltissimi infatti nel nostro Paese i comuni piccoli e medi che soffrono difficoltà accresciute dalla collocazione in aree marginali: il nostro obiettivo è quello di difendere la specificità montana nel contesto del cambiamento istituzionale in atto, favorendo modalità associate, collaborazioni tra enti differenti, rafforzando i sistemi di rappresentanza”.