Rischio chiusura dell’ufficio postale di Vergemoli: Boggi attacca Giannini

Rischio chiusura dell’ufficio postale di Vergemoli, interviene con durezza il capogruppo in consiglio comunale Nicola Boggi: “Come una vera ‘folgorazione sulla via di Damasco’ finalmente Giannini si preoccupa del mantenimento di servizi essenziali nel nostro comune come quelli garantiti dall’ufficio postale di Vergemoli. Lo stesso non ha fatto invece solo pochi mesi fa quando a seguito del declassamento dell’ormai ex-municipio di Vergemoli ad ufficio distaccato del comune ha proceduto, con una freddezza sconcertante, a decapitare i servizi fino ad allora garantiti da quel presidio non tenendo minimamente conto della dislocazione morfologica del territorio e degli inevitabili disagi che avrebbe arrecato principalmente alle persone anziane; tutto ciò, per giunta, senza che dalla sua maggioranza si alzasse alcuna voce contraria”.
Dalla nascita del nuovo comune infatti l’esecutivo ha deciso di ridurre a tre i giorni di apertura degli uffici comunali a Vergemoli. “Con forza il gruppo Costruiamo il Futuro in consiglio comunale – aggiunge Boggi – ha cercato di dissuadere la maggioranza da questa scellerata operazione che peraltro nulla ha aggiunto all’altro municipio di Fabbriche che, per struttura amministrativa ed edifici a disposizione, aveva già una fisionomia tale da non dover richiedere alcun accorpamento di personale”. “Non siamo così ingenui da credere che un comportamento diverso tenuto dalla maggioranza nei mesi passati, riguardo la scelta di procedere al dimezzamento del presidio e dei servizi a Vergemoli, avrebbe potuto fugare lo spauracchio di una chiusura dello sportello postale del paese – conclude Boggi – certo è che Giannini risulta veramente poco credibile tentando oggi di indossare le vesti del ‘paladino dei servizi in montagna’ quando, alla prima prova concreta, non si è fatto alcun scrupolo nel cancellarli. Auguriamoci comunque che il rischio chiusura per l’ufficio postale di Vergemoli possa in un qualche modo esser scongiurato”.