Boggi attacca Giannini su servizi comunali e attenzione al territorio

A Fabbriche di Vergemoli è scontro tra maggioranza opposizione sulla questione dell’apertura degli uffici nell’ex palazzo comunale di Vergemoli. A intervenire, non senza polemica è il capogruppo di Costruiamo il Futuro Nicola Boggi, che spiega: “Ormai rischia di non far più notizia l’ennesima scomposta reazione del sindaco di Fabbriche di Vergemoli alle sottolineature promosse dal nostro gruppo consiliare. Aggiungo che tale atteggiamento – fra l’altro infarcito di attacchi personali, gratuiti e di pessimo gusto.
Il nostro gruppo lamenta il dimezzamento dell’apertura degli uffici presso l’ex-municipio di Vergemoli, non il fatto che l’apertura al pubblico degli stessi sia garantita per tre giorni. Comuni montani come i nostri sopravvivono, a mio giudizio, – continua Boggi – se le istituzioni pubbliche riescono ad assicurare alla popolazione, spesso come nel nostro caso fatta di molti anziani, un presidio giornaliero del territorio che un’apertura sei giorni su sei degli uffici comunali garantirebbe.
“Avremmo avuto la possibilità – continua Boggi – di coprire i sei giorni anche presso l’ex municipio di Vergemoli, senza nulla togliere alla più strutturata sede di Fabbriche, e invece la maggioranza non ha minimamente tenuto conto di questa possibilità. Poco importa quindi che oggi come ieri l’apertura al pubblico sia di soli tre giorni”.
“Mi risponda quindi il sindaco – incalza il capogruppo di opposizione – se un anziano del nostro comune bussa alla porta del municipio di Vergemoli nei giorni di martedì, mercoledì o venerdì trova qualcuno ad aprirgli o no? Se poi volesse tornare sui suoi passi, Giannini deve sapere che troverà in Costruiamo il Futuro certamente approvazione. In caso contrario, per la nostra sensibilità politica, questo stato delle cose si traduce in un ridimensionamento dei servizi”.
Poi Boggi parla dei problemi dle apese insinuando che i lsindaco sia troppo impegnato nella questioni politiche per occuparsi di Vallico Sopra. “Del resto immagino che Giannini, ultimamente molto impegnato in legittime oltre che interessanti esternazioni in merito a tematiche di politica nazionale, – dice Boggi – non abbia colto in pieno la nostra altrettanto legittima critica. Costruiamo il Futuro rimane invece concentrato sulla vita e le necessità del nostro comune tant’è che approfitto di questa occasione per ricordargli che, con le ultime precipitazioni del dicembre scorso, in un importante paese del nostro comune, Vallico Sopra è letteralmente crollata sotto il peso della neve la tensostruttura dell’area polivalente a servizio dell’abitato. Questo luogo rappresenta un vero punto di riferimento, non solo per quanto riguarda le tanti attività promosse dal paese e dalla locale associazione Auser, ma anche e soprattutto per eventuali operazioni di primo soccorso necessarie nella gestione di possibili emergenze e calamità, ancora oggi infatti è indicata come area d’attesa per tutta Vallico Sopra nel vigente piano di protezione civile. A quasi un mese – continua Boggi – dall’inatteso verificarsi di questo crollo non abbiamo ricevuto dalla giunta alcuna comunicazione, neppure in via informale, sulle reali intenzioni dell’amministrazione per la soluzione di questo problema tanto che siamo stati costretti a presentare, proprio quest’oggi, una nostra mozione con la quale intendiamo impegnare la giunta nell’acquisto ed installazione di una nuova copertura in grado di restituire piena funzionalità e sicurezza all’area. Ci attendiamo inoltre che si proceda alla realizzazione di tale intervento entro l’inizio della prossima stagione primaverile, periodo a partire dal quale si concentrano le principali manifestazioni ed eventi del paese. Al momento della discussione di questa nostra iniziativa attendiamo una votazione unanime da parte di tutto il consiglio comunale”.
Alla fine Boggi non risparmia un’ultima stoccatta la primo cittadino e conclude dicendo: “In ultimo mi permetto di rivolgermi direttamente al sindaco invitandolo ancora una volta a stare sereno: probabilmente aveva perso l’abitudine a confrontarsi con un gruppo di minoranza che guarda in primis all’interesse generale dei suoi cittadini certamente, ma che allo stesso tempo non fa sconti alla maggioranza quando non si ritrova nelle sue decisioni. Se ne faccia una ragione altrimenti i quattro anni che mancano alla fine del suo mandato potrebbero sembrargli interminabili. In fondo questo è o non è il sale della democrazia?”