La stagione invernale non decolla, l’ente Parco rilancia

Anche il turismo invernale sta soffrendo per la crisi economica e inoltre a complicare la situazione le scarse nevicate non invogliano certo le famiglie a recarsi in vacanza. Una situazione che richiede nuovi modelli di sviluppo e ricreare un appeal commerciale e di offerte turistiche. Su questo sta riflettendo l’ente Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano.
“In Appennino registriamo ormai troppo spesso inverni che ci appaiono anomali – spiega il presidente del Parco Nazionale, Fausto Giovanelli – ma alla neve e all’inverno non possiamo e non vogliamo rinunciare. Nel 2014, sul Cusna, si è potuto fare scialpinismo fino a maggio. Quindi non tutto è perduto. Operatori e politiche pubbliche devono allearsi per ridisegnare l’offerta turistica,adattarsi,fare nuove proposte,ricreare appeal nelle nuove condizioni. Il Parco Nazionale propone sinergie per l’innovazione con gli operatori del territorio, puntando su una nuova stagionalità,sulle qualità ancora da scoprire dei diversi ambienti del Parco nell’inverno e sulla conoscenza e la cultura, rafforzando le relazioni con istituzioni come le Scuole o con associazioni come la Uisp. Proprio oggi (22 gennaio) infatti, presentiamo, prima a Reggio Emilia presso Alpen Sport, e poi nel pomeriggio a Firenze, presso la sede Uisp, Lega Nazionale Montagna, le proposte per un inverno all’insegna dell’amore per l’ambiente,la conoscenza e la passione per le opportunità sportive di stagione e la proposta di stili di vita sani e attraenti”.
Questi sono gli ingredienti dell’Inverno d’Appennino con le sue ricche proposte di uscite con ciaspole da neve o nordic walking, fatte da operatori,associazioni e gruppi,in diversi centri e su tutti i crinali del Parco Nazionale, e del progetto Neve Natura e Cultura d’Appennino, giunto quest’anno all’ottava edizione. I soggiorni formativi destinati alle scuole vedranno impegnati, già da questa settimana,alcuni Centri Visita del versante reggiano e molti operatori dei Comuni di Villa Minozzo, Ligonchio, Ramiseto, Monchio delle Corti e Corniglio, mentre le numerose scolaresche che hanno già aderito provengono da Toscana, Liguria ed Emilia Romagna. Il primo gruppo dell’Iti di Fiorenzuola, è già nella neve da ieri sera a Passo Pradarena a 1586 metri presso il rifugio Carpe Diem.
Oggi presenta la stagione invernale 2015 del Parco Nazionale, come madrina di Neve Natura, Isabella Morlini, dell’Atletica Reggio, due volte campionessa mondiale di corsa con le ciaspole e atleta di rango per corsa su strada. La Morlini, docente di Statistica all’Università di Modena e Reggio Emilia, è madre di due ragazzi e anche per questo è consapevole dell’importanza di una buona attività fisica svolta in natura, soprattutto in giovane età.
“Ho scoperto le ciaspole per caso, in Trentino in Val di Non, dove trascorriamo le vacanze di Natale. Lì, quasi per gioco, ho vinto il mio primo titolo mondiale. Praticando questo sport ho capito quanto sia facile, accessibile a tutti, divertente e anche educativo. Il mio è senz’altro un invito a praticarlo. D’altronde non capisco come sia possibile trascorrere il tempo libero chiusi in un centro commerciale, piuttosto che raggiungere in breve tempo il nostro splendido Appennino per stare l’aria aperta praticando un qualsiasi sport. Ciaspolare sotto la neve, poi, è un’emozione fortissima che invito a provare”.