Castelnuovo ricorda la strage di Novicchia

11 febbraio 2015 | 09:34
Share0
Castelnuovo ricorda la strage di Novicchia

Venerdì (13 febbraio) alle 10,30 a Novicchia di Castelnuovo di Garfagnana si terrà una cerimonia, voluta dall’amministrazione comunale, con le autorità civili, militari e religiose per ricordare la tragedia di 70 anni fa nella quale morirono 30 persone. Il sindaco Andrea Tagliasacchi con monsignor Gianfranco Lazzareschi poseranno una corona di fiori alla mestaina di Novicchia ricordando quel terribile giorno di guerra.

Era il 13 febbraio del 1945 alle 18. Un bombardiere leggero americano lasciò il suo carico di bombe. Obiettivi i ponti del capoluogo sul Serchio e sulla Turrite e postazioni e ricoveri militari lungo le retrovie della Linea Gotica.
Una bomba cadde in Novicchia nei pressi di una abitazione contadina con attiguo un metato. Proprio lì accanto alcuni civili avevano costruito un rifugio nel quale anche quella sera avevano trovato ricovero. Purtroppo la bomba cadde proprio all’ingresso dello stesso facendo cadere la volta, il metato e parte dell’abitazione vicina. Morirono per asfissia 30 persone tra le quali il cappellano di Castelnuovo don Raffaello Rossi, con il padre, la madre, la sorella e altri familiari.
Tra i primi ad accorrere sul luogo della tragedia ci fu il parroco di Torrite don Gigliante Maffei, che con altri riuscì a salvare Rita Santoni, una ragazza di 18 anni che fu portata al comando militare in Bucchia dove venne curata e dimessa dopo una settimana. Fu poi condotta a Torrite da Don Gigliante.
Dopo settanta anni il ricordo di quella strage di guerra torna vivo e viene celebrato per diventare memoria della comunità di Castelnuovo e della Garfagnana.