Alce, Bagni di Lucca diserta il tavolo sulla crisi

20 febbraio 2015 | 16:01
Share0
Alce, Bagni di Lucca diserta il tavolo sulla crisi

Il Comune di Bagni di Lucca assente ingiustificato al tavolo istituzionale di crisi costituito in merito alla vertenza Alce: è quanto accaduto ieri (19 febbraio), nell’ambito della riunione richiesta dai sindacati e indetta dalla Provincia. All’incontro, convocato con dieci giorni di anticipo, hanno preso parte tutti i soggetti interessati (vale a dire le amministrazioni comunali di, associazione industriali, Borgo a Mozzano, azienda Alce, Associazione Industriali e organizzazioni sindacali e rappresentanti dei lavoratori) con la sola esclusione proprio del comune di Bagni di Lucca, il soggetto istituzionale a questo punto più importante, visto che è sul suo territorio che si trova il sito produttivo e l’imminente riordino delle funzioni della Provincia. 

“I soggetti presenti – osservano oggi in una nota congiunta Cgil e Fistel-Cisl – si sono visti costretti ad aggiornare a data da destinarsi l’incontro al tavolo di crisi e i lavoratori, per avere notizie sul loro futuro, dovranno aspettare che l’amministrazione di Bagni di Lucca, dopo essere stata, dal suo insediamento, pervicacemente impegnata a contrastare il progetto della centrale alimentata a “legno vergine”, (che ricordiamo, fosse andato in porto, avrebbe salvato il sito produttivo e l’occupazione di alcune centinaia di lavoratori, considerando l’indotto e la filiera del legno, nonché le attività commerciali che gravitano normalmente intorno alle attività produttive), evidentemente entri nell’ordine d’idee, che il suo compito non è terminato con la fine di quel progetto”. Secondo i sindacati, insomma, i problemi da risolvere per l’amministrazione di Bagni di Lucca sono appena iniziati: serve dare risposta ai lavoratori ancora in forza all’azienda ed evitare che la stessa si trasformi in un sito abbandonato nei prossimi mesi. “All’amministrazione ricordiamo che gli accordi si rispettano – tuona la nota – e che la sua assenza alla riunione del 19 febbraio è ingiustificabile e grave. E che sbaglierebbe grossolanamente, se pensasse, che tra alcuni mesi, col finire della Cigs e il licenziamento dei lavoratori, i problemi fossero risolti. Non sarebbe e non sarà così. Né quello dei lavoratori dell’Alce né tanto meno quelli legati alle altre questioni, che sopra, lo ripetiamo, solo per aiutarla nello sforzo di cambio di ordine d’idee, le abbiamo ricordato ed indicato”.