Entro il 2017 il nuovo stabilimento Kedrion a Castelvecchio

27 febbraio 2015 | 14:56
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Entro il 2017 il nuovo stabilimento Kedrion a Castelvecchio

C’era anche il presidente della Regione Enrico Rossi, oltre al gotha degli amministratori della Valle del Serchio e non solo, questa mattina (27 febbraio) alla presentazione del nuovo stabilimento dell’azienda di emoderivati Kedrion a Castelvecchio Pascoli. Un evento importante per tutta la Valle del Serchio ma non solo frutto di un investimento importante, pari a circa 77 milioni di euro e che dovrebbe garantire, secondo le intenzioni, fra i 70 e i 90 nuovi posti di lavori entro il 2017, data ufficiale di avvio per il nuovo prodotto che qui verrà realizzato. Già in 20 sono stati assunti per la gestione del progetto, mentre sul cantiere sono state impiegate giornalmente fra le 45 e le 50 persone. Lo stabilimento, circa 5mila metri quadri di superficie, è anche all’avanguardia dal punto di vista tecnologico ed è destinato alla produzione di immunoglobuine di ultima generazione. La nuova realtà è stata presentata all’auditorium del Ciocco e si affianca a quello già esistente a Bolognana. 

“Per la Garfagnana, per la Toscana e per l’Italia intera – ha detto il governatore Rossi – si registra oggi un successo italiano, toscano, garfagnino. Un plauso va a questa azienda che ha saputo investire con coraggio, dimostrando attaccamento al territorio ed etica del lavoro. Oggi abbiamo segnato una tappa importantissima per questa valle e per l’intera Toscana, una tappa che mi riempie d’orgoglio e dà il senso di poter ben sperare per il futuro”.
La Kedrion è la multinazionale che ad oggi lavora tutto il plasma proveniente dalle donazioni di emocomponenti italiani, usati per produrre emoderivati, che servono a pazienti con malattie croniche o a pazienti critici in ospedale.
“Con Kedrion la Regione Toscana ha una collaborazione storica per la produzione di emoderivati – sottolinea l’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni – Siamo impegnati nella ricerca di sistemi innovativi, per far sì che la Toscana sia competitiva, e acquistiamo da Kedrion gli emoderivati”. Per la Toscana, Kedrion ha fatturato 10 milioni di euro nel 2013 e 12 milioni nel 2014 (aumenta perché è aumentata la raccolta di plasma) per la produzione di emoderivati distribuiti alle aziende sanitarie toscane.
Il nuovo stabilimento Kedrion di Castelvecchio Pascoli, che occupa una superficie di quasi 5mila metri quadrati, è destinato alla purificazione di 2 milioni di litri equivalenti di plasma raccolto negli Stati Uniti per la produzione di immunoglobuline di nuova generazione al 10%. L’impianto si inserisce perfettamente nel modello industriale di Kedrion, rafforzando un sistema integrato e armonizzato di attività dislocate su diversi Paesi con l’Italia al centro. Il flusso produttivo delle nuove immunoglobuline prevede, infatti, che gli impianti Kedrion di Melville, nello Stato di New York, e Gödöllő, in Ungheria, forniranno gli intermedi lavorati da purificare a Castelvecchio Pascoli, mentre il prodotto finito verrà realizzato nello stabilimento di Bolognana.
“La scelta dell’azienda di puntare su Castelvecchio Pascoli e di investire sul territorio – ha dichiarato Paolo Marcucci, presidente e amministratore delegato di Kedrion – rafforza ulteriormente la centralità dell’Italia nel modello di business di Kedrion e costituisce un importante riconoscimento delle radici italiane da cui tutto è iniziato”.
Il progetto originario prevedeva da parte di Kedrion l’esternalizzazione della produzione in Canada, potendo contare su una burocrazia più snella e sulla conseguente certezza dei tempi di realizzazione. L’intervento della Presidenza della Regione ha invece permesso, tramite una serie di riunioni di coordinamento con le amministrazioni coinvolte nel rilascio delle necessarie autorizzazioni (Comune di Barga, Genio Civile, Provincia, Ato, vigili del fuoco, Asl, Autorità di bacino, Gaia e Aifa) di garantire il rispetto dei tempi richiesti dal piano industriale di Kedrion. Si è quindi trattato di un grande successo della Regione Toscana, che ha favorito una positiva sinergia tra pubblico e privato evitando che Kedrion portasse una produzione così importante all’estero. Gli investimenti diretti attesi sono di circa 35 milioni di euro.