La prima edizione di Selvaggia fa il pienone a Castelnuovo

30 marzo 2015 | 13:12
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La prima edizione di Selvaggia fa il pienone a Castelnuovo
La prima edizione di Selvaggia fa il pienone a Castelnuovo
La prima edizione di Selvaggia fa il pienone a Castelnuovo
La prima edizione di Selvaggia fa il pienone a Castelnuovo

“Pensavamo di aver creato una manifestazione di nicchia, per chi ama la natura ed i suoi frutti, ma inaspettatamente siamo stati travolti al pubblico. Siamo felici e noi che l’abbiamo pensata e realizzata vogliamo condividere con tutti la nostra gioia”. Così, al termine della due giorni di Selvaggia: festa delle erbe spontanee, dei fiori e delle gemme, Fabrizio Diolaiuti, ideatore e direttore della manifestazione, commenta ciò che è accaduto a Castelnuovo Garfagnana. Centinaia di persone, provenienti da tutta la regione, hanno partecipato alle escursioni del mattino guidate da esperti locali e da professori universitari.

Sempre affollati i cooking show degli chef Luca Landi ed Angelo Torcigliani che hanno proposto piatti incredibili: una crema di ortiche con uovo di papero fritto, mouse di caprino e aringhe; una palamita al carbone con salsa di barbecue di conquat, fiori, erbette e radici; il Chiucco, antichissima torta di erbi spontanei contenuti nella pasta di pane che assume la forma di un cappello; una insalatina di campo con ridotta di lenticchie e olio alle noci. Presi d’assalto i dieci banchi, ognuno dei quali raccontava una storia. Dalle composte di frutta ed erbe della Maesta della Formica, alla lana di pecora Garfagnina tinta con le erbe dell’azienda Cerasa, alle sporte realizzate con le erbe palustri di Cesare Mariani. Poi i talk show del pomeriggio con i professori universitari: Paolo Emilio Tomei, Stefano Benvenuti, Gianni Bedini e i testimoni delle tradizioni della Valle del Serchio: Ivo Poli e Cesare da Prato che ha raccontato la storia della leggendaria Minestrella di Gallicano, portandone un pentolone poi distribuito a chi voleva assaggiarla. L’instancabile Diolaiuti passava da un palco all’altro accompagnato dal naturopata Marco Pardini che con la sua associazione Il cerchio di Pietre è andato al mattino presto a raccogliere le erbe, le gemme ed i fiori tutti etichettati con il nome gergale, quello in latino, gli usi medici, quelli in cucina e le curiosità. Queste erbe, vere protagoniste della manifestazione, sono state collocate in cinque piramidi per la gioia dei visitatori. Musica celtica in piazza delle Erbe con La Dama e l’Unicorno ed il gruppo Sin Sceal Eile [nantrastoria]. L’angolo dei bambini, sempre affollatissimo con Adriana “Manidoro” a cantare le Laudi di santa Zita con le icone ed i burattini. Perfetta l’organizzazione curata da Silvia Carlotta Biancalana. Impeccabili gli allestimenti curati da Anna Maria Crisalli. I dieci ristoranti che proponevano i menù di Selvaggia, rigorosamente a base di erbe spontanee, hanno fatto registrare il tutto esaurito. Insomma se il buongiorno si vede dal mattino, quella di selvaggia sarà una gran bella giornata. Buona la prima grazie alla felice intuizione dell’Unione dei Comuni, del Comune di Castelnuovo di Garfagnana e al contributo della Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana Bcc.