Fondi europei per la montagna, Garfagnana capofila

2 aprile 2015 | 16:28
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Fondi europei per la montagna, Garfagnana capofila

A seguito dell’analisi tecnica svolta dal comitato nazionale aree interne tra dicembre e febbraio, con lo scopo di verificare la candidabilità del progetto di ‘strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese’, nell’ambito dei fondi strutturali Ue 2014-2020, gli ultimi sviluppi consentono finalmente di preparare il territorio all’avvio della progettualità territoriale tanto attesa. Il progetto, di cui l’Unione Comuni Garfagnana è capofila, coinvolge anche il territorio della Lunigiana, della Media Valle del Serchio e dell’Appennino Pistoiese, tra cui comuni non facenti parte delle Unioni, nonché numerosi altri soggetti pubblici e privati interessati e sottoscrittori della candidatura.

Una scommessa frutto di una attenta riflessione e intuizione condivisa da aree marginali limitrofe legate anche storicamente dalle stesse problematiche e dalla stessa visione del territorio. Il progetto interesserà infatti l’area della Toscana nord-occidentale, un territorio cerniera tra la Regione Toscana, la Liguria e l’Emilia, caratterizzato: da un elevato valore paesaggistico e ambientale, da comuni problematiche e comuni potenzialità, in cui è necessario sviluppare programmi di intervento omogenei per una sua adeguata valorizzazione. Il progetto individua azioni volte principalmente a garantire i servizi essenziali ai cittadini (i cosiddetti diritti di cittadinanza) in termini di collegamenti e infrastrutture (sviluppo della mobilità stradale e ferroviaria, dei trasporti, ma anche superamento del digital divide e copertura dei territori con la banda ultra larga), di tutela e sicurezza del territorio (sia come manutenzione idraulica del territorio, sia come mitigazione del rischio sismico, sia come valorizzazione del paesaggio) di sicurezza sanitaria e sociale, di istruzione e formazione (telematica e digitalizzazione delle scuole) fino allo sviluppo di azioni di mercato, e di marketing territoriale.
I nuovi parametri ministeriali che hanno portato allo smembramento dell’Unione Comuni del Casentino in Val Tiberina e Val di Sieve con l’inserimento di queste nuove realtà nel progetto, hanno consentito oltremodo di inserire, per quanto concerne l’area di progetto della nostra area, anche i Comuni di Giuncugnano, Molazzana e Cutigliano che diverranno quindi diretti beneficiari degli interventi.
“Risulta, per uno scarto infinitesimale, che la nostra area progetto è la seconda area interna della Toscana – comunica il presidente dell’Unione Comuni Garfagnana Paolo Fantoni –. Questo stato di cose, ci mette comunque in condizione di avviare la progettualità territoriale, in considerazione del fatto che la Legge Finanziaria 2015 ha stanziato le risorse per avviare la sperimentazione della Strategia Nazionale delle Aree Interne anche alle seconde aree progetto. Di pari passo la Regione si è impegnata a mantenere almeno le stesse risorse stanziate dallo Stato per ogni singola area interna, a cui lo ‘status’ di area interna fa aggiungere la riserva di almeno l’ 1 % sui fondi europei della programmazione ordinaria. E’ solo questione di attendere l’accordo di programma quadro fra Unione Comuni Garfagnana (ente capofila), Regione Toscana e Ministeri competenti, rinviata solo di qualche mese rispetto alla scadenza prevista di settembre che comunque non dovrebbe superare i primi mesi del 2016”. “Molto dipenderà anche dalla nostra capacità progettuale che andrà ridefinita nel contesto con i Ministeri e la Regione così come già emerso nell’audit del 17 dicembre scorso a Castelnuovo di Garfagnana – prosegue Fantoni –. Abbiamo raggiunto un importante risultato, frutto di un serio e attento lavoro, che permetterà di affrontare la nuova sfida dei fondi europei 2014/2020 su progettualità di area vasta e con importanti risorse aggiuntive, sarà l’occasione per mettere a punto una nuova governance che sappia lavorare in una visione strategica ampia, offrire le opportunità per un vantaggio competitivo alle imprese, il riassetto e la nuova pianificazione con riqualificazione dei servizi al cittadino, al fine di porre le basi del rilancio economico e sociale di quest’area strategica per l’intera Toscana”.