Lodovica chiusa, Borgo in Movimento: “La protezione civile funzioni non solo nelle emergenze”

Lodovica chiusa per un giorno per l’allerta meteo, Borgo in Movimento non ci sta. E scrive al sindaco di Borgo a Mozzano, al presidente dell’Unione dei Comuni della Mediavalle e al presidente della Provincia per trovare una soluzione: “Scriviamo in merito all’allerta meteo che ha causato la chiusura del tratto della strada provinciale Lodovica scrivono dalla lista civica di ispirazione a cinque stelle – chiusura che ancora una volta ha colto impreparati cittadini e istituzioni. Ci chiediamo cosa succederebbe in caso di calamità ben più gravi di un allerta meteo”.
“Se il termine Protezione Civile ha ancora un senso – dicono da Borgo in Movimento – chiediamo agli enti preposti di intervenire e di dare attuazione ai piani comunali di protezione civile. E siccome il servizio di protezione civile si basa sulla programmazione, chiediamo che vengano attuati i compiti previsti nei periodi di normalità: che venga individuata la viabilità alternativa in caso di emergenza, prevedendo la segnaletica occorrente, il personale necessario, i lavori da fare e il tempo stimato per rendere operativa la deviazione in modo da velocizzare e razionalizzare le operazioni in caso di calamità. Chiediamo che il piano sia reso pubblico e partecipato perché come affermato nel piano stesso “L’informazione alla popolazione … oltre ad essere un diritto previsto dalle leggi vigenti, rappresenta un presupposto indispensabile per l’efficacia e l’efficienza dei piani d’emergenza”. Se si fosse preparato per tempo un piano serio di viabilità alternativa, emergenze come quella con l’improvvisa chiusura della Lodovica non avrebbero causato i disagi riscontrati; si sarebbe potuto predisporre viabilità alternativa, anche utilizzando strade locali che il piano di protezione civile elenca come rete indispensabile per l’emergenza e che come tali dovrebbero essere tenute in condizioni di efficienza nei periodi di normalità (vedi strada Domazzano-Rivangaio), i cittadini avrebbero saputo quali strade percorrere, gli studenti sarebbero stati informati sui mezzi e i percorsi alternativi per raggiungere le scuole. Certo i disagi sarebbero rimasti, ma solo quelli inevitabili senza aggiungerci quelli dovuti a disorganizzazione, confusione e mancata informazione”.
“Chiediamo pertanto – conclude Borgo in Movimento – che sia data piena attuazione a quanto previsto dalla normativa in materia di calamità naturali, e che eventi minori come questo allerta meteo anziché essere vissuti come episodi di stress e di caos nella viabilità, possano servire a rodare e tenere efficiente la macchina della protezione civile”.