Alpi Apuane e piano del paesaggi, interrogazione Cinque Stelle alla commissione europea: “Rischi per il parco”

Alpi Apuane: l’onorevole del Movimento Cinque Stelle Fabio Massimo Cataldo, ha presentato un’interrogazione alla commissione europea sugli effetti del piano paesaggistico sull’ecosistema del Parco che è stato dichiarato patrimonio dell’Unesco.
“Nel 1997 la Regione Toscana – si legge nel testo dell’interrogazione – ha costituito il Parco Regionale delle Alpi Apuane, per salvaguardare una risorsa naturale, ambientale, paesaggistica, ricca di biodiversità. Nel 2012 il Parco è entrato a far parte della Rete dei Geoparchi Unesco ed in esso sono presenti una Zps-Zona di Protezione Speciale – istituita nell’ambito della Rete Natura 2000 conformemente alla direttiva sulla biodiversità 92/43/Cee, che abbraccia l’88% dell’area e 18 Sic-siti di interesse comunitario. Al momento dell’istituzione dei Sic e della Zps non si è tenuto conto della realtà estrattiva, cosicché oggi i bacini sono incistati in queste aree e l’attività estrattiva è persino aumentata, in palese contrasto con il principio di precauzione enunciato all’articolo 191 Tfue. Si prefigura quindi – sostiene Cataldo – una violazione reiterata della stessa direttiva 92/43/Cee, nonché delle direttive 79/409/Cee, 2009/147/Ce. Nel Parco si trovano anche 30 sorgenti carsiche e l’attività estrattiva incontrollata mette altresì fortemente a rischio i bacini idrici corrispondenti, in potenziale violazione delle direttive 2000/60/Ce e 2006/118/Ce. Il 27 marzo è stata approvata la revisione del piano paesaggistico regionale anche al fine di regolamentare il prelievo del marmo ma lo stesso è stato impugnato ed i divieti sono diventati semplici raccomandazioni”.