Castelnuovo, no alla chiusura della Rsa di Villetta

Netta contrarietà alla chiusura della Residenza sanitaria assistenziale della Villetta così come all’utilizzo dei locali della ex ortopedia ed ex cardiologia dell’ospedale Santa Croce per le attività territoriali attualmente collocate nel Centro sociosanitario di via Puccini. E’ questa la posizione del gruppo di maggioranza in consiglio comunale a Castelnuovo di Garfagnana, emersa al termine della riunione della Commissione sanità e sociale dell’8 maggio scorso. Secondo la maggioranza le criticità economiche dell’Asl non possono infatti andare a colpire le già precarie condizioni dei presidi ospedalieri della Valle.
Più nel dettaglio la chiusura della Rsa della Villetta, così come prospettato, “avrebbe – spiega la maggioranza – gravissime ripercussioni nell’assistenza alle persone bisognose in quanto comporterebbe una riduzione dell’offerta di residenzialità nella Valle. Questa operazione non trova inoltre nessuna giustificazione nemmeno da un punto di vista economico: a fronte dei 150mila euro di risparmio prospettati dal direttore generale della Asl 2, si registrerebbe infatti una spesa di 250mila euro necessaria per reinserire le 13 persone attualmente ospitate nella Rsa in strutture private convenzionate. Per quanto riguarda invece il trasferimento al Santa Croce delle attività territoriali attualmente collocate in via Puccini, una simile operazione è inacettabile perché andrebbe a precludere la realizzazione delle nuove sale operatorie. Il gruppo di maggioranza respinge inoltre il piano di riorganizzazione e ristrutturazione delle strutture ospedaliere e territoriali presentato da Polimeni, perchè gran parte delle azioni contenute in quel Piano sono pure enunciazioni non supportate da finanziamenti certi, e chiede al direttore di rendere note quali sono le fonti di finanziamento necessarie per realizzare il Piano. La maggioranza conferma infine la scelta dei sindaci che hanno individuato nella zona del Piano Pieve l’area più idonea per la realizzazione del nuovo Ospedale Unico”. Tuttavia, nell’attesa che il nuovo ospedale venga costruito, chiede a Polimeni di procedere alla razionalizzazione dell’attuale presidio articolato sui due stabilimenti di Barga e Castelnuovo, diversificando quello per acuti (Castelnuovo) da quello destinato ad attività territoriali (Barga). “Tutto questo – sostiene ancora la maggioranza – anche in considerazione della situazione geomorfologica del territorio e delle attività svolte nello stabilimento di Castelnuovo (Pronto soccorso, Blocco operatorio e Diagnostica per immagini) che difficilmente possono essere chiuse per essere trasferite a Barga”.