“Il futuro della Lucca-Aulla”: giornata di studio al teatro Alfieri

29 maggio 2015 | 13:08
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“Il futuro della Lucca-Aulla”: giornata di studio al teatro Alfieri

Una giornata di studio al teatro Alfieri di Castelnuovo Garfagnana: il 5 giugno ecco Il futuro della Lucca-Aulla per un confronto costruttivo fra gli attori locali e non, uno scambio con altre realtà di successo e una valutazione sul futuro del nostro sistema ferroviario e un nuovo sviluppo sostenibile del territorio. Il presidente dell’unione comuni Garfagnana, Paolo Fantoni, ne sostiene l’estrema importanza sottolineando che quello che rappresenta la linea per la nostra valle è visibile ogni mattina nelle decine di stazioni in cui il treno si ferma, è lì che si apprezza fino in fondo il valore di una tratta di collegamento indispensabile, vero e proprio cordone ombelicale che tiene insieme un territorio marginale con aree produttive, città capoluogo, università e che ha permesso e permette a tante famiglie di continuare a vivere nelle nostri valli. “E la consapevolezza degli amministratori del territorio – si legge in una nota – ha fatto sì che proprio questa infrastruttura sia divenuta una priorità nelle politiche di mobilità della valle: ha permesso di evitarne la dismissione negli anni ’90, ha permesso di mantenere un numero sufficiente di servizi, ha permesso di essere fra le pochissime linee non elettrificate in Italia ad avere un traffico merci. Tutto ciò è avvenuto anche attraversando periodi molto lunghi di difficoltà, nel servizio, nella puntualità, nell’infrastruttura; situazioni alle quali ci siamo tristemente abituati. Ma grazie all’impegno e alla sinergia di tutti i livelli istituzionali e imprenditoriali, con tempi relativamente lunghi subordinati alla necessità di investimenti cospicui soprattutto da parte di Rfi, assistiamo oggi all’arrivo dei nuovi treni a trazione diesel per i pendolari, all’attivazione di nuovi scali merci che si sommano al progetto pilota degli inerti di Minucciano, agli investimenti per la messa in sicurezza per oltre 10 milioni di euro e alla previsione di altri ammodernamenti della linea”. La giornata di studio approfondirà le caratteristiche della linea nel suo complesso, con la giusta attenzione per tutti gli ambiti, dal trasporto passeggeri a quello merci, passando dalla vocazione turistica ad esempi di successo per efficienza del sistema ferroviario, alla presenza dei principali attori istituzionali, economici e civili del settore. L’appuntamento inizierà alle 10 e si concluderà alle 14: previsto l’intervento di molte istituzioni, tra cui il sindaco di Castelnuovo Garfagnana Andrea Tagliasacchi, l’assessore provinciale Francesco Bambini, l’associazione industriali della Provincia di Lucca con Claudio Romiti, la regione Toscana con l’assessore ai trasporti onorevole Riccardo Nencini (in attesa di conferma). Introdurrà Paolo Fantoni (presidente unione comuni Garfagnana). Parteciperanno anche numerose associazioni del territorio, professori universitari e l’onorevole Raffaella Mariani. “Si tratta di momento estremamente voluto e necessario” – conclude Fantoni – “anche in vista dell’imminente inizio degli interventi di potenziamento infrastrutturale di Rfi della linea che serve Garfagnana e Lunigiana e all’interno del percorso che il territorio si è dato per lo sviluppo della Strategia nazionale delle aree interne. Insieme ai rappresentanti delle le istituzioni locali interverranno i massimi vertici del ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di Rfi, Trenitalia, della regione Toscana, per quanto riguarda il servizio e l’infrastruttura; i pendolari, principali fruitori del servizio passeggeri, e le aziende per il servizio merci; altri territori con esempi di successo come la provincia autonoma di Trento che tanto hanno saputo investire nella valorizzazione turistica e nell’efficienza del sistema ferroviario locale. E’ necessario guardare al futuro, il mantenimento, l’implementazione e l’approfondimento sui possibili sviluppi della linea che rappresenta un obiettivo primario per il nostro territorio, anzi assume una valenza che interessa non solo la Valle del Serchio ma anche la Lunigiana, e su questo quindi è bene far convergere gli sforzi”.