Sanità Valle, sindaci pronti a vie legali contro i tagli

Sanità nella Valle del Serchio, sindaci durissimi contro la Asl 2, tanto da minacciare anche azioni legali. E’ il sindaco Marco Bonini, in qualità di presidente della Conferenza Zonale della Valle del Serchio a prendere carta e penna e a scrivere direttamente al direttore generale della Asl 2 Joseph Polimeni, al presidente della Provincia, al prefetto e al suo omologo della zona di Lucca, Alessandro Tambellini, per spiegare la clamorosa protesta. E per annunciare una convocazione anticipata al 25 giugno della conferenza zonale della Valle del Serchio. La richiesta è quella di sospendere ogni riorganizzazione all’entrata in carica della nuova giunta regionale e alla nomina del nuovo assessore alla sanità (che potrebbe provenire, peraltro, proprio dalla Valle del Serchio).
“I sindaci della Valle del Serchio – scrive Bonini – a seguito della relazione sulla riorganizzazione dei servizi sanitari in sede di conferenza dei servizi del 24 aprile avevano richiesto di sospendere qualsiasi azione materiale di riorganizzazione in attesa che la Conferenza stessa avesse la possibilità di approfondire quanto presentato dal direttore generale. La medesima richiesta era stata formulata il 14 maggio dalla rappresentanza dell’esecutivo della Conferenza. Nel prendere atto che quanto avanzato risulta disatteso e in considerazione del particolare momento, in cui la giunta della Regione Toscana non è stata ancora nominata, e pertanto non è possibile interloquire con un assessore alla sanità, diffidano il direttore generale dal procedere con qualsiasi piano di riorganizzazione che comporti una diminuzione dei servizi sanitari nella Valle del Serchio. In difetto si troveranno costretti a tutelare le loro ragioni nelle più opportune sedi legali”.
“Con l’occasione – chiude Bonini nella lettara – i sottoscritti anticipano la convocazione della conferenza zonale al 25 giugno alle 15 nella sede dell’Unione dei comuni della Garfagnana al fine di procedere alla presentazione di una proposta di riorganizzazione che tenga conto della situazione economica dell’azienda derivante dai tagli 2015, ma anche e soprattutto delle necessità della popolazione in merito ai servizi sanitari”.