Marmo, la Coop Apuana si dota di un marchio

Certificare l’origine e la qualità del prodotto, mettendo al riparo il cliente finale da possibili falsificazioni e contraffazioni. Ma anche dare ulteriore valore aggiunto a uno dei materiali di maggior pregio estratti dalle Alpi Apuane, tutelando in questo modo i posti di lavoro che derivano dalla sua commercializzazione e favorendo il sistema della filiera corta. E’ con questi obiettivi che la Cooperativa Apuana – una delle aziende storiche del settore lapideo apuo vesiliese con 65 dipendenti e più di sessant’anni di attività alle spalle – ha depositato il marchio Arabescato Vagli che d’ora in avanti contraddistinguerà questa tipologia di marmo, estratto esclusivamente nella cava Piastra Bagnata di Vagli Sotto.
“Dopo aver già depositato il marchio ‘Calacatta Vagli’ continuiamo il percorso di valorizzazione dei nostri materiali unici al mondo – spiega Ottavio Baisi, presidente della Cooperativa Apuana. L’ ‘Arabescato Vagli’ è il più apprezzato tra tutti gli arabescati per le sue caratteristiche tecniche e per il disegno inconfondibile. Grazie al marchio daremo a questa tipologia di marmo una certificazione di provenienza che garantisca il cliente sulla qualità e l’origine del materiale. Anche nel nostro settore, infatti, non è raro imbattersi in casi di prodotti contraffatti”.
Quella del marchio è però un’iniziativa che vuole dare un segnale preciso anche per quanto riguarda l’occupazione: “In questo modo – prosegue Baisi – andiamo infatti a dare un ulteriore valore aggiunto al nostro prodotto, il che significa tutelare anche i posti di lavoro che ne derivano dalla sua commercializzazione. Nel nostro caso quasi 70 dipendenti, senza considerare l’indotto”. L’iniziativa è inoltre in linea con quanto sancito dal Pit (Piano di indirizzo territoriale) della Regione Toscana, in particolare per quanto riguarda la filera corta: “Il Pit suggerisce di valorizzare i prodotti del territorio, di qualsiasi natura essi siano – prosegue il presidente della Cooperativa Apuana – e pone vincoli stringenti per quanto riguarda la lavorazione del marmo estratto che deve essere fatta, almeno per una certa percentuale, in loco, in modo da valorizzare la filiera corta. Il marchio va proprio in questa direzione, perché accompagnerà il prodotto dalla sua estrazione in cava fino alle ultime fasi della lavorazione”.
Dal settore industriale a quello civile e residenziale, i marmi di Cooperativa Apuana sono stati più volte scelti da architetti di fama mondiale, per la realizzazione di opere di grande rilevanza storica ed architettonica, come la Sala Nervi nel palazzo del Vaticano (Roma). La grande qualità e le particolari proprietà dei suoi materiali, hanno avuto ampi riconoscimenti anche da parte di artisti internazionali, che li hanno utilizzati per la creazione di importanti opere scultoree presenti in collezioni pubbliche e private di tutto il mondo.