Riaperta dopo il sisma la chiesa di Roggio

29 agosto 2015 | 08:59
Share0
Riaperta dopo il sisma la chiesa di Roggio

Quando il vicario generale dell’Arcidiocesi di Lucca Monsignor Michelangelo Giannotti – coadiuvato dal parroco Don Jean e da padre Jonatha, che espleta il ministero in Inghilterra ma da anni fa visita a Roggio e celebra in lingua inglese – è salito all’altare per officiare la messa tutti i banchi della chiesa erano occupati e tanti sono rimasti sul sacrato. La festa di San Bartolomeo del 2015, patrono del paese, sarà ricordata per la riapertura della chiesa, dichiarata inagibile dopo gli eventi sismici del 2013. Ci sono voluti quasi tre anni per pratiche burocratiche, la ricerca di finanziamenti e l’esecuzione del primo lotto di lavori che ha consentito la riapertura dell’edificio al culto.

Un evento completo che ha associato alla devozione momenti di festa e culturali, come la mostra di fotografie, dedicata ai lavori di restauro, allestita in canonica con professionalità dalla brava Valeria Coli. Nel pomeriggio è seguita la tradizionale processione per le suggestive vie del paese, con una straordinaria partecipazione di roggesi residenti o rientrati per le vacanze e turisti che in questo periodo soggiornano nel borgo.
Il comitato, animato da Giacomo e Giorgina, esprime pubblicamente “un sentito ringraziamento – si legge in una nota – alla Cooperativa Apuana Marmi e alla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca per il determinante contributo concesso per l’esecuzione dei lavori come pure all’Asbuc, all’associazione sportiva Fondone, a Coletti Pietro, Ferrari Riccardo e Coletti Andrea per il loro sostegno. Un grazie va alla banda nusicale di Vagli Sopra e a Rita Hornsby per l’accompagnamento musicale, al tecnico Luigi Magazzini, al pittore Lorenzo Lanciani, alla ditta Edilforest che ha eseguito i lavori e alle amministrazioni. Uno speciale riconoscimento alla comunità roggese di Londra che anche in questa occasione non ha fatto mancare il sostegno finanziario e la vicinanza con il coordinamento di Francesco Cassettari, Giuliano e Amos Pellicci. Infine, ma non certo per importanza, a tutti i roggesi che hanno dimostrato di essere una comunità ritrovata e di credere in sé stessi, con l’augurio che sia solo l’inizio di una nuova stagione di crescita, coesione sociale e solidarietà: il cammino sarà lungo ma sicuramente è partito bene”.