Torna il maxi raduno dei gruppi mountain bike del Cai

Dopo il successo del 2014 anche quest’anno il Parco Regionale del Corno alle Scale sarà il teatro del raduno regionale toscano dei gruppi Mountain Bike del Club Alpino Italiano, organizzato dalla sezione di Lucca con la collaborazione della sezione di Pistoia. L’itinerario, pur essendo per lunghezza e dislivello simile al precedente, sarà più impegnativo sia per la pendenza in salita che per la discesa che passerà dal sentiero Cai numero 5 (difficoltà BC). Si parte in discesa su asfalto percorrendo la Sp632 in direzione Ponte alla Venturina, fino a raggiungere il paese di Randaragna (6,5 chilometri), dove si devia a sinistra sulla strada asfaltata in salita.
Arrivati presso Casa Forlai, il gruppo si dividerà in due: l’alternativa più agevole prevede di proseguire sulla principale in asfalto, che si sterra poco prima di giungere al rifugio Monte Cavallo; gli altri proseguiranno a destra, su una salita a tratti piuttosto ripida in direzione Case Nasci (12 chilometri, difficoltà BC+). I gruppi si ricongiungeranno al Rifugio Monte Cavallo (16,5 chilometri – 1281m), dove sarà possibile rifocillarsi (il rifugio non è dotato di fontana esterna).
Il rifugio è una delle 27 tappe ufficiali dell’Alta Via dei Parchi un lungo itinerario di 500 chilometri che da Berceto arriva fino alla rupe della Verna, protesa sul Casentino per poi raggiungere l’eremo sul Monte Carpegna. Lasciato il rifugio si prosegue in direzione Monte Cavallo passando per Tre Croci, dove è possibile godere della spettacolare veduta sulla valle del Randaragna. Proseguiremo sulla strada carrabile sterrata, tralasceremo l’incrocio con il sentiero 101 (BC+) che, immerso in boschi di faggi, ci condurrebbe sotto la vetta del Monte Cavallo, continuando sulla più agevole strada sterrata (MC) fino alla radura di Pian dello Stellaio (20 chilometri).
Pian dello Stellaio è un crocevia di sentieri: noi proseguiremo sul 101 in salita, affrontando una ventina di minuti a spinta per la forte pendenza, fino a giungere ad altro crocevia, detto Rombicciaio (21,5 chilometri) dove proseguiremo ancora sul sentiero 101, costeggiando Monte Orsigna e Poggio Merizzone in direzione Portafranca, su un fresco sentiero ombrato. Dal pianoro poco sopra il rifugio si può godere di una vista mozzafiato sulla vallata Emiliana; dal sentiero alle spalle del rifugio invece, è possibile vedere la distesa boschiva che si prolunga fino al parco naturalistico dell’Acquerino. Il passo, per secoli punto di confine tra Stato Pontificio e Granducato di Toscana, venne utilizzato anche da fuoriusciti all’epoca delle lotte tra guelfi e ghibellini e dai contrabbandieri di sale e altri prodotti allora soggetti a dogana (la tradizione spiega così l’origine del curioso toponimo). Arrivati al rifugio è prevista la pausa pranzo. Dopo pranzo ci sarà la possibilità di effettuare il periplo del Poggio delle Ignude, antecima del monte gennaio. L’origine del toponimo la si può far risalire ad una mitica principessa Orsina (da cui Orsigna), i resti del cui castello si potevano scorgere ancora fino a cinquant’anni addietro nelle vicinanze dell’attuale abitato. Si narra che tale principessa si servisse di un corpo di soldatesse, novelle amazzoni, che per ritemprarsi d’estate dalle fatiche della naja, andassero a prendere il sole in una vicina località che da allora prese il nome di Poggio delle Ignude. Il periplo di circa 3 chilometri è molto panoramico, ma solo a tratti pedalabile, lo percorreremo con calma in un’ora circa; per chi si volesse riposare sarà possibile attendere al Rifugio Porta Franca. Dal Poggio è possibile osservare oltre alla catena del Corno alle Scale poco distante, anche alcune vette caratteristiche delle Alpi Apuane e, nelle giornate più limpide, addirittura la Corsica e le Dolomiti; tornati al rifugio e ricompattato il gruppo effettueremo la discesa sul sentiero 5 fino al paese di Orsigna. Termine iscrizioni: giovedì 17 settembre alle 18.