BargaJazz, che successo. Ma il Festival è a rischio

Tempo di bilanci per il Bargajazz Festival 2015 conclusosi sabato scorso (29 agosto) con il concorso di arrangiamento e composizione per orchestra jazz. Un’edizione che conferma l’alto livello raggiunto dalla manifestazione nel panorama internazionale ed una partecipazione sempre in crescita negli ultimi anni. Ma non sono tutte rose e fiori: l’esclusione dai finanziamenti del fondo unico per gli spettacoli mette a grave rischio la Fondazione, tanto che i vertici lanciano un appello ad enti e privati per sostenere il Festival. Una manifestazione cresciuta a dismisura e che ha avuto anche quest’anno un grande successo. In particolare domenica 23 con Barga In Jazz, ogni anno l’evento più partecipato del festival con musica nelle vie e piazze del centro storico di Barga. Una sorta di visita guidata a tempo di jazz del suggestivo borgo partendo da Porta Reale dove alle 17 è stato tagliato il nastro per l’inaugurazione della Festa del Jazz con la Large Street Band.
Ad accogliere i partecipanti i gruppi Lisa & Linda, Roberta Fattori Trio, 15 Minutes Trio, le Jam Session del BargaJazz Club, Jass Groover Band. Tra questi il pubblico ha votato come gruppo più coinvolgente gli Eveline’s Dust che saranno invitati ad ottobre al BargaJazz Club per un concerto ed una seduta di registrazione. Sempre il 23 presso il Duomo di S. Cristoforo di Barga Dimitri Grechi Espinoza ha presentato il suo ultimo lavoro discografico Angel’s Blow.
Ma il pubblico non è mancato nemmeno per i concerti tenutisi al Teatro dei Differenti e nel suggestivo chiostro di S. Elisabetta. Tre invece i concerti Aspettando BargaJazz realizzati in collaborazione con i comuni della Valle del Serchio. Il 5 agosto a Chifenti con la cantante Michela Lombardi che ha presentato un progetto inedito assieme a Alberto Gurrisi all’organo Hammond, Luca Giovacchini alla chitarra e Pacho Rossi alle percussioni.
Il 7 agosto a Gallicano Luca Bellotti Quartet con il progetto Nel cielo dei Bars e l’11 agosto a Coreglia Antelminelli il progetto Nevergreens con Simone Venturi e Alessandro Rizzardi. Dal 18 al 29 agosto i concerti a Barga con in chiusura il concorso di composizione e arrangiamento per orchestra jazz dedicato alla musica di John Taylor. Il Festival, nato nel 1986 come concorso di composizione e arrangiamento per orchestra jazz, nelle prime edizioni è stato dedicato alle composizioni di un musicista particolarmente significativo nella storia della musica jazz (Coltrane, Mingus, Davis, Monk ecc). Dal 2000 è nata una nuova formula che prevede la partecipazione di un musicista ancora in attività che viene invitato a suonare con la BargaJazz Orchestra gli arrangiamenti scritti dai concorrenti appositamente per lui. Taylor come prima di lui Trovesi, Rava, Gaslini, Konitz, Swallow avrebbe dovuto essere a Barga per suonare con la BargaJazz Orchestra gi arrangiamenti scritti dai concorrenti appositamente per lui. Purtroppo non è stato così, il 17 luglio John Taylor è stato colpito da infarto mentre stava suonando al Saveurs Jazz Festival di Sagré in Francia e nonostante sia stato sottoposto prontamente ad un intervento al cuore non ce l’ha fatta. Il Bargajazz Festival 2015 è rimasto naturalmente dedicato alla sua musica così come il concorso di arrangiamento e composizione. Ad aprire i concerti a Barga il 18 agosto il cantante John De Leo ospite del gruppo The box: un progetto totalmente nuovo di contaminazione tra jazz e musica elettronica con il trombettista Andrea Guzzoletti, Stefano Onorati alle tastiere e Walter Paoli alla batteria. Il 19 di agosto il festival ha invece ospitato il progettoGhost’s del saxofonista Dan Kinzelman con Rossano Emili, Mirco Rubegni e Manuele Morbidini. Il 20 agosto Mirco Mariottini al clarinetto con il Francesco Massagli Quartet. Ospite del 21 agosto è stato Vito Di Modugno, uno dei più apprezzati organisti di jazz, con Michele Carabba al sax, Pietro Condorelli alla chitarra e Massimo Manzi alla batteria. Il concerto è stato realizzato grazie alla collaborazione con l’associazione Puglia Sound che promuove gli artisti della Regione Puglia ed al network I-Jazz che riunisce i maggiori festival italiani di jazz. Sabato 22 Barga ha ricordato Luca Flores (eccezionale pianista scomparso nel ’95, militante nell’orchestra di Barga Jazz nelle prime edizioni del Festival) con un concerto dal titolo For those I Never Know con Alessandro Di Puccio al vibrafono, Mauro Avanzini al sax alto e flauto, Antonio Zambrini al pianoforte, Guido Zorn al contrabbasso e Alessandro Fabbri alla batteria. All’interno del Festival si è tenuto anche quest’anno il BargaJazz Contest, il concorso dedicato ai gruppi emergenti. Quattro i gruppi selezionati per le finali tenutesi il 24 e 25 agosto: Veronica Fascione Trio; Zadeno Trio; Mario Nappi Trio; Brotherhof. La giuria ha scelto come vincitore il gruppo Zadeno Trio composto da Claudio Jr De Rosa al sax, Alessio Bruno al contrabbasso e Jacopo Zanette alla batteria. Il premio speciale al miglior solista, dedicato a Luca Flores (eccezionale pianista scomparso nel ’95, militante nell’orchestra di Barga Jazz nelle prime edizioni del Festival) è andato al pianista napoletano Mario Nappi. Ancora un concerto di qualità il 26 agosto con Pietro Tonolo e Giancarlo Bianchetti mentre il 27 si è tenuto il concerto di omaggio a John Taylor. Le sue musiche sono state eseguite dal giovane pianista tedesco Pablo Held, già allievo di Taylor a Colonia, con Cris Laurence (contrabbassista storico collaboratore di Taylor), Diana Torto alla voce e Mirco Mariottini ai clarinetti. Il 28 e 29 agosto a chiusura del festival si è tenuto il XXVIII concorso di arrangiamento e composizione per orchestra jazz presentato dalla cantante Michela Lombardi. Vera protagonista è stata come sempre la BargaJazz Orchestra diretta da Mario Raja. L’orchestra può a buon diritto definirsi una fucina di nuovi talenti. Nelle sue fila hanno militato musicisti oggi tra i più apprezzati sulla scena nazionale ed internazionale: Stefano Bollani, Pietro Tonolo, Luca Flores, Rosario Giuliani, Roberto Rossi, Marco Tamburini, Nico Gori, Alessandro Fabbri, Mauro Grossi e molti altri. Vanta inoltre moltissime collaborazioni con personaggi di primo piano del mondo del Jazz: Enrico Rava, Gianluigi Trovesi, Lee Konitz, Giorgio Gaslini, Giovanni Tommaso, Kenny Wheeler, David Liebman, Tom Harrell, Steve Swallow. Anche per il 2015 la BargaJazz Orchestra ha presentato una line up di tutto rispetto con solisti di primo piano: Andrea Tofanelli, Fulvio Sigurtà, Andrea Guzzoletti e Stefano Benedetti alle trombe; Massimo Morganti, Silvio Bernardi, Marcello Angeli e Davide Guidi ai tromboni, Nico Gori, Dimitri Grechi Espinoza, Renzo Telloli, Alessandro Rizzardi e Rossano Emili ai sax; Stefano Onorati al Pianoforte; Angelo Lazzeri alla chitarra; Luga Gusella al Vibrafono; Paolo Ghetti al contrabbasso e Stefano Paolini alla batteria. Allo spagnolo Eduardo Rojo Gonzalez il primo premio per la sezione arrangiamenti di musiche di John Taylor mentre per le composizioni originali è stato premiato il brano Ytzoid del britannico Thomas Haines. Ecco tutti i finalisti per la sezione A: In Cologne di Lokas Pfeil; Ambleside di Oscar Del Barba; Ambleside di Eduardo Rojo Gonzalez; Windfall di Przemyslaw Florczak; Between Moons di Diego Donati. Per la sezione B sono stati selezionati: Skywalker di Giuseppe Iodice; Places di Emanuele Filippi; Yitzoid di Thomas Haines; The Ascent di Roberto Sansuini; Zavrel di Enrico Brion. Il 28 agosto oltre ai brani in concorso della sezione composizioni è stato eseguito un arrangiamento del trombettista Marco Tamburini (grande amico di Barga recentemente scomparso). Il 29 agosto ospite della Big Band la cantante Diana Torto, cantante con cui John Taylor ha collaborato strettamente, ad eseguire musiche arrangiate dallo stesso Taylor per big band e voce scritte per un progetto commissionato dalla WDR big band e presentato alla Opera Haus di Lipsia nel settembre del 2012 per festeggiare i suoi 70 anni. A Barga si sono tenuti anche quest’anno importanti masterclass, seminari e workshop con i protagonisti del festival grazie anche al contributo del progetto ministeriale I luoghi del Jazz: dal 23 al 25 agosto A scuola di Big Band con Mario Raja, Nico Gori, Stefano Onorati e Andrea Tofanelli; il 26 e 27 workshop con Pietro Tonolo; il 28 masterclass con Diana Torto; il 31 e 1 settembre masterclass con Fulvio Sigurtà. Il 22 agosto: ricordando Luca Flores con Alessandro Fabbri e Alessandro Di Puccio; il 25 e 29 agosto due seminari a cura di Francesco Martinelli su gli standard del Jazz e su John Taylor e il jazz europeo. Ottimo successo anche per Enojazz le incredibili jam session, presso Villa Libano a cura di Locanda di Mezzo. Un luogo apposito dove musicisti e appassionati si sono ritrovati per suonare fino a notte inoltrata. Enojazz e’ diventato negli anni un piccolo festival nel festival, con mostre d’arte ed eventi collaterali all’insegna dell’improvvisazione più libera.
Il direttore artistico Alessandro Rizzardi nel corso dell’ultima serata ha tenuto a ringraziare oltre agli enti sostenitori pubblici e privati anche i tanti volontari del festival senza i quali non sarebbe possibile la realizzazione di questo evento. Un successo sottolineato anche dalla ViceSindaca Caterina Campani che conferma il BargaJazz Festival come evento strategico della politica culturale dell’Amministrazione che nel 2016 festeggerà i suoi 30 anni di attività!
Non tutto è rose e fiori però nel giardino del jazz barghigiano. Pesa come un macigno la notizia arrivata a festival iniziato dell’esclusione dai finanziamenti del Fondo Unico per lo Spettacolo del Ministero dei Beni e delle Attività culturali nonostante il grande sforzo fatto dall’organizzazione per rientrare nei selettivi parametri del bando 2015 (un minimo di 15 concerti a pagamento). Sul fronte invece dei finanziamenti regionali a chiusura del festival è ancora nebbia fitta sulle assegnazioni per l’anno in corso con una sola certezza un taglio complessivo del 30% sui Festival. Mantenuto il sostegno del Comune di Barga che tuttavia non può da solo sostenere il peso di un festival di questa entità. Ancora tiepido risulta poi il sostegno dei privati, nonostante l’innegabile ricaduta positiva sull’indotto, anche se non mancano alcune fortunate eccezioni. Il direttore artistico lancia un appello alle istituzioni ed ai privati: “La situazione finaziaria del Festival è a rischio. L’Associazione Polyphonia in questi anni è riuscita a far fronte agli impegni grazie soprattutto al ricorso all’autofinaziamento ed al volontariato nell’organizzazione ma le risorse umane e finanziarie sono oramai spremute al massimo”. Continua Rizzardi: “E’ prima di tutto necessaria una maggiore certezza per quanto riguarda le risorse a disposizione. Non è possibile realizzare un Festival, fissare gli artisti i tecnici e realizzare gli allestimenti senza sapere su quanto possiamo contare. L’edizione 2015 nonostante l’ottimo successo di pubblico e di critica rischia di far indebitare l’organizzazione oltre il limite di guardia. In un momento economico di crisi capisco che possa essere difficile per gli enti reperire le risorse per gli eventi culturali, ma è sempre una questione di scelte. In ogni caso è urgente una riorganizzazione nei meccanismi che assegnano le risorse a livello regionale e statale: e’ paradossale che le risorse per l’anno 2015 vengano assegnate a Festival ormai conclusi. Nella migliore delle ipotesi gli organizzatori sono troppo prudenti e non investono come dovrebbero, nella peggiore si indebitano confidando in risorse che non arriveranno mai”.