Borgo a Mozzano, migranti in un appartamento del centro e non a Butia. Andare Oltre: “Serviva un Consiglio aperto”

4 settembre 2015 | 08:07
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Borgo a Mozzano, migranti in un appartamento del centro e non a Butia. Andare Oltre: “Serviva un Consiglio aperto”

Allo scadere del ventesimo giorno dalla richiesta del gruppo di opposizione Andare Oltre, si è tenuto ieri (3 settembre) il consiglio comunale sull’emergenza migranti e profughi.
Così commenta la serata il gruppo di opposizione: “Noi di Andare Oltre – si legge in una nota – avevamo chiesto che la seduta fosse aperta, come abbiamo sempre fatto in 10 anni di amministrazione quando si trattavano argomenti di interesse pubblico. Ma, evidentemente, il sindaco non ha reputato utile dibattere direttamente con i cittadini interessati. Comunque quello di Borgo a Mozzano è il primo consiglio della provincia di Lucca, che si riunisce per informare e dibattere su questo attualissimo e pressante problema che preoccupa l’intera popolazione. Direi che, come opposizione con solo quattro membri in consiglio, abbiamo quindi portato a casa un buon risultato”.
“Quella di ieri sera – prosegue Andare Oltre –  è stata l’unica occasione per l’amministrazione di dare la giusta e corretta informazione ai cittadini di Borgo su come, dove e quando arriveranno i migranti/profughi sul nostro territorio e come avverrà la loro gestione. Adesso se non altro, sappiamo e possiamo riferirvelo che, a breve arriveranno 6-8 migranti/profughi e saranno alloggiati in un appartamento (non meglio precisato) in via I maggio nel capoluogo. E’ stato poi precisato che il Comune non spenderà un solo euro per il loro mantenimento e l’istruzione visto che sarà organizzato un corso di italiano”.
“A riguardo della questione Butia – aggiunge Andare Oltre – abbiamo chiesto all’assessore Zanotti che facesse le sue scuse ai butiesi definiti da lei stessa “xenofobi”. Non solo non ci sarà alcuna richiesta di scuse, ma l’assessore ha affermato che i profughi hanno diritto ad una calda ed affettuosa accoglienza e ad essere ospitati in un ambiente tranquillo e armonioso, cosa che non si poteva instaurare a Butia e quindi è giusto che siano alloggiati altrove”.
“Anche se, dopo più di un mese, si è finalmente affrontato in modo degno il problema – conclude l’opposizione – quello che ci rammarica è che lo si sia fatto davanti a poche persone (molte di più dei normali consigli segno che la cosa tocca ed interessa molti) e non con un Consiglio aperto che avrebbe dato modo di avere un diretto e costruttivo contatto con i cittadini. Peccato. Infine, per la seconda volta in modo verbale, dopo due richieste scritte e protocollate, abbiamo richiesto il bilancio della festa di Halloween e il sindaco si è anche risentito per la nostra insistenza”.