Il libro sulle ville lucchesi incanta anche Borgo a Mozzano

Applausi e partecipazione per il libro Ville lucchesi. Le delizie della campagna. L’apprezzamento per l’ultima opera edita da PubliEd si è fatto sentire anche a Borgo a Mozzano, dove ieri sera (4 settembre) è stata presentata alla biblioteca fratelli Pellegrini dall’autrice, Maria Adriana Giusti, accompagnata dal sindaco, Patrizio Andreuccetti.
Gli scorci di quella Lucchesia che esce dai confini murati per sistemarsi sui primi colli con grazia e lungimiranza architettonica, ha incantato e incuriosito il pubblico, trasportato in una sorta di viaggio virtuale che dalla Piana prosegue fino alla Versilia, scendendo al mare. L’autrice, professore ordinario di architettura e design al Politecnico di Torino, propone, insieme alle foto di Luca Lupi e alle schede di Gilberto Bedini, una passeggiata all’interno dei mondi che la società lucchese proiettava nella vita di campagna, intrecciando architettura, storia, cultura e arte. Attraverso nozioni storiche, unite a spiegazioni di quella che era l’architettura e l’impronta stilistica di ogni epoca, Maria Adriana Giusti descrive la vocazione teatrale delle ville lucchesi, solcando la storia fino al 14esimo secolo, lungo il quale Lucca si scopre protagonista indiscussa. Un unicum paesaggistico che assegna infatti alla provincia di Lucca il primato di capofila: fu proprio in queste zone che precocemente rispetto al panorama italiano comparvero agli sgoccioli del Medioevo le prime ville rustiche. E fu proprio in queste terre che venne inaugurato un nuovo corso architettonico, ricercato e innovativo.
Ville lucchesi. Le delizie della campagna è un volume in quattro lingue – italiano, inglese, francese e tedesco per un’operazione editoriale inedita a Lucca – che racconta le principali dimore che costellano le aree verdi della provincia. Dalla dimora di Castruccio Castracani a Massa Pisana, adesso Villa La Principessa, a Villa Buonvisi – Oliva a San Pancrazio, passando per Villa Guinigi a Matraia e Villa Parensi a San Michele di Moriano. E ancora gli artifici scenografici di Villa Santini Torrigiani di Camigliano e di Villa Garzoni di Collodi; oppure di Villa Reale a Marlia, Villa Paolina a Viareggio, Villa Cenami a Saltocchio e Villa Bruguier a Camigliano.