La storia di Partigliano minacciata dai nazisti chiude “Borgo è bellezza”. Andreuccetti: “La novità più riuscita della stagione”

10 settembre 2015 | 08:30
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La storia di Partigliano minacciata dai nazisti chiude “Borgo è bellezza”. Andreuccetti: “La novità più riuscita della stagione”

Martedì (15 settembre) alle 21 si conclude con Partigliano la prima stagione di Borgo è Bellezza. Gli ideatori delle diverse serate si alterneranno sul palco per raccontare, in modo collegiale, la storia di Partigliano, 13 settembre 1944 quando gli abitanti del paese vennero rinchiusi in chiesa sotto minaccia di fucilazione da parte dell’esercito nazionalsocialista e furono liberati grazie all’intervento del professor Silvio Ferri.

“Borgo è Bellezza è stata la novità più riuscita della stagione – è il commento del sindaco Patrizio Andreuccetti – Una scommessa stravinta che ha portato nelle piazze centinaia di persone, cinque serate più una in cui tanti talenti del nostro territorio hanno potuto mettere in campo le loro capacità al cospetto di monumenti d’interesse storico-artistico. L’atmosfera, le luci, le musiche, il calore della gente, hanno permesso il rigoglio della nostra cultura più bella e più intima, quella delle aie di una volta. La normalità del vicino di casa che mette in piedi uno spettacolo si è trasformata in una locale apoteosi della tradizione che si mischia ai profumi della contemporaneità. Dalle trincee della Grande Guerra ci si è spostati nel tardo Risorgimento con la storia di Pietro Barsanti; dalla millenaria suggestione della Pieve di Diecimo si è passati ad ammirare le stelle con l’austera piazza San Rocco e l’avveniristico osservatorio di Monte Agliale; dal genio di Lorenzo Nottolini e dalla magia del suo ponte delle catene si è giunti al racconto di una scampata tragedia collettiva nell’Italia della seconda guerra mondiale. Storie che hanno incarnato un viaggio con la macchina del tempo da compiere in direzioni diverse, dove ogni luogo può portare all’altro, avendo sempre il filo logico del coinvolgimento emotivo e civico che, con immediata empatia, passa dagli interpreti al pubblico. La reciprocità dei sentimenti è stata la vera forza, quella che ha richiamato ogni sera più di duecento persone a sedere, desiderose di assistere al proprio territorio che, attraverso una meravigliosa normalità, diventava arte da raccontare. Questo è stato e questo sarà Borgo è Bellezza, una sfida che genera emozione dalle viscere della nostra terra, un modo nuovo e affascinante che il nostro comune ha trovato per svelarsi”.
“Il mio personale ringraziamento – conclude il sindaco –  è rivolto agli ideatori di ogni serata, autori di un autentico risveglio culturale, ai registi, alla presentatrice, a tutti i componenti dello staff che con serietà e competenza hanno reso possibile il ribollire delle piazze e la consapevolezza che l’eccezionale è spesso davanti ai nostri occhi”.