Al Teatro di Verzura il teologo della liberazione Marcelo Barros

Incontro con Marcelo Barros, uno dei maggiori biblisti e teologi della liberazione, questa sera a Borgo a Mozzano (al Teatro di Verzura, Sala delle feste, ore 21.15) per parlare dell’enciclica Laudato si’ di papa Francesco. Barros, nato il 27 novembre 1944 a Camaragibe, nello Stato di Pernambuco, in Brasile, il 27 novembre 1944 è il priore benedettino del Monastero dell’Annunciazione di Goias, una cittadina rurale nel centro del Brasile, a circa 300 km da Brasilia, vicina al Mato Grosso.
Per otto anni ha lavorato a stretto contatto con Hélder Câmara per quattro anni soprattutto sulla pastorale indigena e sui temi dell’ecumenismo.
È stato per otto anni referente della pastorale della terra dove ha potuto rendersi conto delle condizioni di estrema povertà ed emarginazione dei contadini rurali e ha sostenuto le battaglie del movimento “Sem terra”. In tutto il continente latino-americano è conosciuto come uno dei maggiori studiosi per lo sviluppo di una riflessione teologica sulla missione di solidarietà della Chiesa cattolica verso gli agricoltori ed i senza terra. Attualmente, promuove lo sviluppo di una ricerca teologica sul rapporto tra il Cristianesimo e le religioni dei neri e degli indigeni e coordina un gruppo di lavoro sulla teologia del pluralismo religioso e di un cristianesimo aperto ad altre culture e religioni.
“Fare Teologia – spiega Padre Marcelo – non significa assolutamente salire in cattedra o sedere in un banco o stare chiusi in biblioteca, avulsi dalla vita reale (pregiudizio che resiste tutt’ora), ma camminare insieme nel mondo, con gioia e piacere”.