Protezione civile, la Garfagnana guarda avanti: “Investiremo ancora in prevenzione”

25 settembre 2015 | 10:39
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Protezione civile, la Garfagnana guarda avanti: “Investiremo ancora in prevenzione”

Garfagnana sempre in prima fila sul versante della Protezione civile. Domenica scorsa al Centro intercomunale festa per i 40 anni del Corpo antincendio volontario di Pieve Fosciana, un incontro che è stata l’occasione per ripercorrere la storia di questo gruppo che ha segnato l’evoluzione della protezione civile nella Valle del Serchio.

“Siamo orgogliosi di festeggiare un momento così importante della storia della nostra terra poiché grazie al Corpo antincendio volontario si sono vissute alcune delle esperienze più importanti ed avanzate di Protezione civile e di volontariato a livello nazionale che lo hanno portato ad essere parte della colonna mobile regionale e hanno aiutato a costruire una vera cultura locale della prevenzione – ha detto il presidente dell’Unione Comuni Garfagnana Paolo Fantoni – In Garfagnana la scelta di un’ampia sinergia fra associazioni ed enti in un’unica area operativa è stato quanto mai lungimirante e ha dimostrato l’importanza di unire le forze e agire coordinati senza dispersione di tempo, di risorse e di energie. Quello che oggi è la normalità all’epoca era eccezionale e sperimentale. La Garfagnana si candida ad essere nuovamente area sperimentale nell’applicazione concreta di esperienze innovative in protezione civile come ha fatto in tutti questi anni. Grazie a questo spirito – ha aggiunto siamo riusciti ad affrontare le sfide più difficili, a partire dall’allarme sismico del 1985, fino al terremoto del 21 giugno 2013, passando da una miriade di altri eventi che purtroppo nel corso degli anni hanno flagellato la nostra terra, ma come amministratori abbiamo sempre di più capito la necessità continua ad insistere su questi temi, in particolare sulla prevenzione dei rischi”.
Alla giornata hanno partecipato insieme ai sindaci della Valle, il capo dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio, il presidente Giuseppe Zamberletti, ex ministro e autore dell’allerta sismica del 1985, gli assessori regionali Federica Fratoni e Marco Remaschi, e i consiglieri Stefano Baccelli e Ilaria Giovannetti. “Abbiamo riflettuto sulla necessità continua e costante di guardare avanti, frutto di quella indole in po’ montanara di non sentirsi mai appagati, cercando di puntare sempre verso nuovi traguardi. Per questo abbiamo voluto riunire presso il centro Intercomunale della Garfagnana i protagonisti di questo instancabile percorso: i volontari, i rappresentanti delle istituzioni locali e centrali e tutti gli amici che negli anni hanno vissuto l’avventura e l’evoluzione del sistema locale di Protezione civile per mostrare i passi compiuti e darci nuovi obiettivi”, ha ribadito ancora Fantoni che ha evidenziato come il lavoro da fare sia sempre tanto nonostante la Toscana sia una regione all’avanguardia.
“Il Piano sulla prevenzione del dissesto idrogeologico della Toscana ne è un esempio ed emblematico in questo senso è stato il terremoto del giugno 2013. La Garfagnana in quell’evento ha capitalizzato in quei 20 secondi, l’immenso investimento che nel corso degli anni aveva fatto in prevenzione: azioni fatte con risorse dei cittadini ed in particolare modo attraverso la messa in sicurezza di tutti gli edifici pubblici strategici e tantissime abitazioni private, grazie al Progetto Terremoto Garfagnana/Lunigiana avviato dalla Regione negli anni ’80. Vogliamo continuare in queste azioni, vogliamo ancora investire in sicurezza e prevenzione del nostro territorio come pre condizioni per mantenere i nostri cittadini nel vivere in aree particolarmente fragili come la nostra. Per questo riteniamo fondamentale non limitare l’azione della Protezione civile all’attività nell’emergenza perché questo si è dimostrato particolarmente limitante nella risposta ai territori”.