Villa Collemandina, ancora alta la tensione fra comunità e parroco per il progetto di spostamento dell’altare

Ancora alta la tensione tra il sacerdote e la parrocchia della comunità di Villa Collemandina. A dividerli, l’altare maggiore della chiesa dei Santi Sisto e Margherita. Da una parte il parroco, che vorrebbe spostarlo qualche metro più avanti, modificando l’assetto architettonico attuale che vede la mensa eucaristica inserita in una pregiata opera lignea risalente al XVI secolo e attribuita al Civitali. Dall’altra la comunità, che si oppone con tenacia a un intervento tanto invasivo. “Andremo fino in fondo”, annunciano i promotori della protesta. In seguito alle nuove (e più elastiche) direttive in materia di gestione dei beni culturali di interesse religioso appartenenti a istituzioni ecclesiastiche, firmate il 4 febbraio 2005, la soprintendenza ha recentemente approvato il progetto del sacerdote, lo stesso per il quale, solo nel 2000, aveva espresso parere contrario ma si è comunque dimostrata disponibile al dialogo. La comunità di Villa spera ora nell’interessamento delle autorità ecclesiastiche, rimaste fino ad adesso in disparte. La curia, infatti, potrebbe essere la via migliore per distendere in maniera efficace una situazione che ha un grande significato anche sul piano comunitario, a causa della frattura che sta creando all’interno della comunità, civile e religiosa.
Mirco Baldacci