Incidente sul lavoro alla Kme, la Uilm: “Azienda chiarisca se vuole investire ancora a Fornaci”

12 ottobre 2015 | 14:39
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Incidente sul lavoro alla Kme, la Uilm: “Azienda chiarisca se vuole investire ancora a Fornaci”

Nuoo incidente sul lavoro alla Kme di Fornaci protesta il sindacato Uilm.
“A questo punto – dice Giacomo Saisi, segretario per l’area nord Toscana –  la situazione diventa preoccupante perché questi eventi cominciano ad essere troppo frequenti; nell’ultimo mese sono stati tre: oltre ai due che hanno causato l’incidente ce n’è stato un terzo che non ha causato infortuni. Tra i lavoratori comincia ad esserci molta apprensione, manca la tranquillità necessaria per andare sull’impianto a svolgere quelle operazioni che si rendono obbligatorie nella fase di colata ed è subentrata la paura che questi eventi si ripetano. Preoccupa anche l’arrivo scaglionato della materia prima da fondere che fa si che sì lavori in maniera saltuaria, non dando continuità all’impianto”.

“Kme Italy – prosegue Saisi – da molti anni sta attraversando una grossa crisi produttiva che ha portato ad una forte riduzione dei costi di gestione e alla mancanza di investimenti (parte di essi da destinare per innovare l’impianto in questione). Sono diminuiti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria facendo sì che le macchine diventino meno affidabili sia dal punto di vista produttivo che dal punto della sicurezza; inoltre, anni fa, è stato chiuso il centro ricerche che in questi casi era fondamentale nell’analizzare i processi di fusione e trovare le soluzioni a questi questi eventi. Oggi sembra che si proceda per tentativi e che non ci sia una studio appropriato alla risoluzione del problema. Il 13 ottobre a Firenze si terrà un importante incontro tra vertici aziendali e il coordinamento nazionale di Fim, Fiom e Uilm dove si discuterà della difficile situazione del gruppo e sicuramente dovranno renderci conto di questi ultimi eventi dove si è sfiorata la tragedia”.
“Riguardo alla situazione del gruppo – chiude Saisi – non c’è più tempo da perdere. Dobbiamo capire le intenzioni dell’azienda, se ancora crede in questa importante realtà che è di vitale importanza per tutta la valle del Serchio, oppure se si sta andando verso una lenta e triste dismissione. E’ chiaro che se fosse così non staremo di certo a guardare ma cercheremo ad ogni costo di far cambiare idea alla proprietà, forti di 100 anni di storia che hanno fatto sì che nel tempo si siano acquisite professionalità e competenze importanti che non possiamo e vogliamo disperdere nel nulla. Lotteremo per far rilanciare lo stabilimento fornacino chiedendo investimenti e importanti innovazioni che riportino i volumi di lavoro di qualche anno fa”.