Consiglio unanime a Barga: subito tavolo sulla Kme

15 ottobre 2015 | 11:46
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Consiglio unanime a Barga: subito tavolo sulla Kme

Subito un tavolo di confronto con l’azienda per verificare la bontà e la consistenza del piano imprenditoriale. Dopo l’annuncio della Kme dello stop alla produzione del rame nello stabilimento di Fornaci di Barga (600 addetti più l’indotto) si mette in moto il consiglio comunale. Ieri sera (14 ottobre) ordine del giorno approvato all’unanimità in consiglio comunale a Barga in cui si chiede alla giunta e alla Regione di promuovere l’immediata costituzione di un tavolo istituzionale permanente di monitoraggio del quale facciano parte tutte le istituzioni del territorio (amministrazioni civiche della Valle del Serchio, le due Unioni di Comuni, Provincia, giunta regionale, consiglieri regionali e parlamentari lucchesi) considerando limportanza del sito produttivo per tutta la zona.

Nell’ordine del giorno non si nasconde la preoccupazione per il “radicale cambio di strategia aziendale annunciato dalla proprietà che preannuncerebbe un quasi totale abbandono del ‘core business’ legato storicamente al settore metalmeccanico”, ma al tempo stesso viene apprezzato “l’impegno dichiarato dalla proprietà Kme di avviare a Fornaci una nuova attività economica capace di dare garanzie occupazionali e di assumere la copertura finanziaria per tutelare le legittime esigenze dei lavoratori”.
Un impegno che però al momento non trova rispondenza, per ora, in un adeguato piano industriale. Per questo nel documento votato dall’aula si chiede “un’azione di verifica in merito ai contenuti del piano imprenditoriale predisposto dalla proprietà in termini di consistenza e sostenibilità del progetto sul piano economico e finanziario, di bonifica e riconversione delle aree produttive, ma soprattutto nell’ottica del mantenimento e della riconversione professionale delle maestranze impiegate attualmente tanto nello stabilimento quanto nelle aziende ‘satelliti’ dell’indotto; una fase di confronto ed ascolto quotidiano con i lavoratori interessati, le rappresentanze sindacali unitarie oltre che ai referenti delle varie sigle sindacali provinciali, regionali e nazionali; un’interlocuzione, attraverso questa ‘cabina di regia istituzionale’ permanente, con la proprietà e con il governo nazionale e regionale tale da poter consentire di fruire dei massimi strumenti di analisi scientifica capaci d’assicurare un positivo esito di questo progetto dalla portata estremamente innovativa e che proprio per questo motivo necessitante della messa in campo di un’azione straordinaria da parte dell’intera ‘filiera’ delle istituzioni pubbliche”. Un ordine del giorno analogo è stato poi approvato anche dalla giunta dei sindaci dell’Unione dei Comuni della Garfagnana.
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