Riconversione Kme, Pd chiama il governatore Rossi

17 ottobre 2015 | 09:06
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Riconversione Kme, Pd chiama il governatore Rossi

La proposta di riconversione della Kme di Fornaci fa discutere anche la politica. A intervenire sul tema è il Pd di Gallicano che chiede rassicurazioni sul piano industriale: “Come Partito Democratico di Gallicano – si legge in una nota – vogliamo esprimere il nostro sostegno e la nostra solidarietà nei confronti dei lavoratori dello stabilimento Kme di Fornaci di Barga e delle loro famiglie. L’impianto conta all’incirca 600 dipendenti, ed è chiaro a tutti che a preoccuparci non è solo il numero delle singole unità lavorative in gioco, ma anche di tutto ciò che c’è dietro: non dimentichiamoci che dietro ogni individuo ci sono intere famiglie e attività non strettamente collegate a Kme ma che dipendono dallo stabilimento. L’intera economia della Valle del Serchio dipende dalla buona riuscita del progetto che vedrà il suo avvio a gennaio 2016”.

“Nonostante siano state fornite diverse rassicurazioni in merito alla situazione – prosegue il Pd – ovvero che non si tratta di una chiusura definitiva dell’impianto e del conseguente licenziamento di tutti gli operai, ma piuttosto di una riconversione produttiva della precedente attività di lavorazione del rame in favore della produzione di ortaggi con tecnica idroponica – non possiamo fare a meno di mostrare la nostra perplessità, sopratutto di fronte ai motivi che hanno portato la dirigenza a prendere questa decisione.
Kme infatti, a detta della dirigenza, negli ultimi dieci anni ha perso 200 milioni di euro dei 130 milioni investiti. Ci chiediamo quindi, come sia stato possibile in dieci anni non trovare qualche soluzione per ridurre le perdite e come mai la dirigenza non sia stata in grado di far fronte ad un problema di così grande portata e incidenza”.
“Ci appelliamo, infine, – conclude il Pd – al presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, affinché intervenga a sostegno dei lavoratori così come è stato per le situazioni di Piombino e Livorno. La Valle del Serchio non può permettersi di perdere un presidio così importante come è quello della Kme, la cui chiusura getterebbe tutta l’economia locale in crisi”.