Un libro per raccontare la pittura di Pietro da Talada

2 novembre 2015 | 16:04
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Un libro per raccontare la pittura di Pietro da Talada

Un libro per raccontare le relazioni storiche tra i due versanti appenninici, quella emiliano e quello toscano e per fare questo parte proprio dall’indagine su un pittore del ‘400 con il libro Pietro da Talada, Un pittore del ‘400 tra l’Appennino Reggiano e le Apuane, scritto da Clementina Santi.

L’indagine e il libroche ne è scaturito verrà presentato sabato prossimo, 7 novembre nella chiesa di Borsigliana, a Piazza al Serchio. Alle 15,30, alla presentazione è atteso l’intervento di varie autorità tra cui il presidente dell’unione comuni Garfagnana, Paolo Fantoni, il sindaco di Busana Daniela Pedrini, il presidente dell’Unione dei Comuni dell’Alto Appennino Reggiano Giorgio Pregheffi, il presidente del Parco nazionale Fausto Giovanelli. Nell’idea infatti questa presentazione non si sarà il semplicemente lancio di un nuovo libro, bensì la condivisione di un progetto, prima di ricerca e poi di valorizzazione, voluto fortemente dal Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, dall’Unione comuni dell’Alto Reggiano e dai Comuni di Piazza al Serchio e Busana, che l’unione Comuni Garfagnana ha coordinato per far conoscere l’opera di Pietro da Talada, meglio noto proprio come il Maestro di Borsigliana, un pittore attivo nella seconda metà del 1400 tra la Garfagnana, L’Emilia e la Versilia. “Pietro da Talada, il Maestro di Borsigliana”, è il titolo del percorso artistico, culturale e turistico che potrà condurre i visitatori attraverso i due versanti dell’Appennino tosco emiliano ai luoghi che conservano le opere del Maestro pittore; dal paese “natale” di Talada, sull’Appennino reggiano, fino alle chiese di Garfagnana e Versilia” – afferma il Presidente dell’Unione Comuni Garfagnana Paolo Fantoni – “Un progetto corale, che si fonda su un protocollo d’intesa siglato da Co-mune di Busana, Unione dei Comuni dell’Appennino reggiano, Parco Nazio¬nale dell’Appennino tosco emiliano, Comune di Piazza al Serchio e Unione Comuni della Garfagnana che ha prodotto già nel 2012 un pieghevole a carat¬tere artistico culturale, primo sintetico strumento di conoscenza e di guida ai luoghi e alle opere; in seguito la nascita di un centro studi a Busana, nel 2013, che racco¬glie le immagini di tutte le opere ed ora, nel 2014, questo volume che presenta un’analisi esaustiva e completa della produzione artistica e può fungere da vero catalogo per tutto il corpus delle opere: pale d’altare, trittici e tavole con¬servate nelle chiese millenarie di Rocca Soraggio, di Borsigliana, di Vitoio, di Capriaia, di Corfino e di Stazzema, tra gli Appennini e le Apuane.” Il libro rientra in un progetto più ampio portato avanti da qualche anno che vuole ritrovare le relazioni tra i due versanti d’Appennino e che intende con¬seguire un duplice obiettivo: portare a conoscenza le opere di un gran¬de artista del ‘400, che si colloca nel panorama del Gotico internazionale, un movimento artistico che presenta in queste zone altri esempi rilevanti, e creare un nuovo percorso, la Via dei Colori, che metta al centro l’Appennino tosco emiliano e il suo crinale, che anche l’opera di Pietro ancora una volta ha unito e non separato. Il presidente Fantoni, stante dunque l’originalità dell’iniziativa, invita i residenti e gli ospiti dell’Appennino ad intervenire per visitare la splendida località di Borsigliana e rendere questo evento partecipato e condiviso.