Al via la stagione grandi firme al teatro Accademico di Bagni di Lucca

Le serate a teatro sono viaggi in cui i partecipanti possono prolungare il loro cammino nella memoria, nel ricordo, nella narrazione. L’attore ogni sera tocca corde diverse del suo personaggio, il pubblico a sua volta ripesca melodie proprie, passate. Così si intrecciano fatti diversi, drammi antichi con risate nuove, incontri mai fatti con situazioni già viste, il tutto rigorosamente reale e dal vivo con in più quel piacere unico, che un luogo come il teatro conserva: la condivisione. E le sette serate della stagione 2015-2016 – organizzate dal Comune di Bagni di Lucca, Fondazione Toscana Spettacolo onlus e Fondazione Michel de Montaigne – sono ricche di incontri, narratori preziosi, e storie avvincenti adatte ad un pubblico esigente e preparato come quello che frequenta il Teatro Accademico.
Si parte domenica 20 dicembre (alle 21,15, come tutti gli spettacoli) con la comicità istintiva e feroce, tipica dei lavori di Alessandro Benvenuti. Il suo ultimo spettacolo, Chi è di scena, affronta tematiche di grande attualità con un linguaggio forte, esplicito, venato di ironia e sarcasmo. Un viaggio imprevedibile e leggero.
Venerdì 15 gennaio è la volta di Intervista al cervello show. Volo semiserio all’interno dei nostri neuroni con canzoni e riflessioni. Lo scoppiettante Fabrizio Diolaiuti ci conduce in una appassionante ed ironica indagine sul funzionamento del cervello umano, svelandoci il funzionamento della centrale operativa che determina la nostra personalità e governa tutte le nostre azioni.
Si continua sabato 30 gennaio con La fortuna si diverte, una commedia di Athos Setti scritta nel 1936, ripresa da Daniela Morozzi e Emanuele Barresi. È la storia di Alfredo che riceve in sogno la visita di Dante Alighieri. Il poeta gli suggerisce quattro numeri da giocare al lotto, ma lo avverte che essi rappresentano anche la data della sua morte…
Scambi di persona, ritmi frenetici accompagnati da tanti inserti musicali sono gli ingredienti, sabato 6 febbraio, de Il cappello di paglia di Firenze, spettacolo scritto da Eugène Labiche e Marc-Michel nel 1851. Il regista pratese Sandro Querci lo riporta in scena curandone, oltre alla regia, adattamento e scenografia, rispettando l’originale e arricchendolo di molta musica. Un perfetto esempio di vaudeville contemporaneo.
Passiamo, venerdì 19 febbraio, alla storia di Un borghese piccolo piccolo, romanzo d’esordio di Vincenzo Cerami, pubblicato nel 1976 e film cult di Monicelli con Sordi. Giuseppe Pambieri e Lia Tanzi ci riportano la spietata critica dell’Italia degli anni Settanta e un affresco di agghiacciante attualità del nostro Paese.
Simona Izzo e Ricky Tognazzi presentano, martedì 8 marzo, per la festa della donna, una commedia esilarante, di straripante forza ritmica, con esuberanti dialoghi, incentrata sulla famiglia che si dipana. Figli, mariti, amanti… racconta, tra sketch, battute divertenti e considerazioni amare, l’impossibilità di essere contemporanei alla propria età e di accettare il cambiamento di marcia.
Venerdì 18 marzo la stagione si chiude con Silenzi di guerra, un ricordo di quanti si sacrificarono per la patria durante la Prima Guerra mondiale. Non retorica, ma un messaggio d’amore vero, un viaggio nella memoria traghettati dal racconto di Renato Raimo, accompagnato dalla musica del maestro Marco Lo Russo.