Marmo: vola l’export dei lavorati, cala quello dei blocchi

Boom nelle esportazioni di marmo lavorato, un terzo proveniente dal distretto apuo-versiliese, mentre calano le quantità di blocchi venduti all’estero. Secondo le statistiche elaborate dall’Ufficio studi e ricerche di Internazionale Marmi e Macchine Carrara su dati Istat, il settore lapideo italiano nei primi nove mesi del 2015 ha esportato verso il resto del mondo 3.040.357 tonnellate di materiali per un miliardo e mezzo di euro, facendo registrare un calo delle quantità di quasi il 5% su base annua, ma un aumento nei valori del 7,4%.
Il calo delle quantità esportate è dovuto in particolar modo a una riduzione dell’export della voce “marmo in blocchi e lastre”. Nei primi nove mesi del 2015 ne sono state infatti esportate quasi 100 mila tonnellate in meno (-8,45%) ma con un valore medio unitario più alto, i valori sono infatti passati da 252,5 milioni di euro del 2014 ai 258,6 milioni del 2015 (+2,38). Il flusso di blocchi e lastre di marmo che ha subito la maggiore contrazione in termini di quantità esportate è stato quello diretto verso i paesi del Nord-Africa (- 29,5%) fatta eccezione per l’Algeria dove si è registrato un discreto aumento dell’export per questa categoria di prodotto (+6,2% in quantità). Risulta invece in ripresa l’export di granito in blocchi e lastre per un totale nei primi nove mesi del 2015 di 111 mila tonnellate del valore di 31 milioni di euro (+6,3% in quantità; +12,6% in valore).
Un dato importante per la nostra produzione riguarda l’aumento delle esportazioni di lavorati in marmo e in granito. Nel periodo considerato sono state esportate oltre 677 mila tonnellate di lavorati in marmo per un valore di quasi 750 milioni di euro, rispetto al 2014, +4,6% in quantità e +10,5% in valore. Anche l’export di lavorati in granito registra una crescita importante sia in quantità (+2,2%) sia in valore (+8,4%) per un totale di quasi 428 mila tonnellate per 420 milioni di euro. Complessivamente, se si considerano anche i lavorati in altre pietre e l’ardesia, il settore lapideo italiano ha esportato lavorati per un totale di 1.196 milioni di euro con una crescita del 9,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.“E’ interessante sottolineare – afferma Fabio Felici, presidente di Imm – che quasi un terzo del valore complessivo dell’export italiano di lavorati in pietra naturale, per un totale di 392,4 milioni, è stato esportato dal comprensorio apuo-versiliese che ha registrato una crescita del valore dell’export per questa categoria merceologica del 13,2%. Questo dato, combinato al minor tonnellaggio di export di blocchi, rappresenta un dato di soddisfazione che fa pensare come le aziende del nostro comprensorio siano all’avanguardia nella creazione di valore aggiunto del materiale”. In particolare è la provincia di Massa-Carrara che registra un trend decisamente in aumento, con lavorati esportati per 274,4 milioni in crescita rispetto ai primi nove mesi del 2014 del 12,6%.
L’ottimo andamento dell’export del settore lapideo italiano in questi primi nove mesi dell’anno è dovuto soprattutto al traino degli Stati Uniti, primo mercato di sbocco della pietra Made in Italy, verso cui sono state esportate 177 mila tonnellate di materiali di pregio del valore complessivo di quasi 339 milioni di euro, un valore superiore addirittura del 29% rispetto a quello registrato nello stesso periodo del 2014. In particolare sono volate verso gli USA 121 mila tonnellate di lavorati di marmo (+15%) del valore di 241 milioni di euro (+33,7%)
“Quello dell’export verso gli Usa è un trend che non può lasciare indifferenti. Un aumento dei valori del 29%, su quello che è il principale mercato di sbocco della pietra Made in Italy e in particolare per il nostro comprensorio, è un dato che lascia a bacca aperta”, afferma Luca Figari – direttore di Imm Carrarafiere. “Proprio per questo abbiamo deciso di intensificare la promozione di CarraraMarmotec su questo paese, abbiamo appena concluso un accordo di collaborazione con il Marble Institute of America (Mia) che ci aiuterà a selezionare una delegazione di architetti, buyer e contractor particolarmente interessata ai nostri prodotti e abbiamo investito per una importate campagna promozionale sulla principale rivista americana di settore: Stone World America”.
Nel periodo considerato, verso la Germania, altro importantissimo mercato di sbocco dei materiali lapidei italiani, sono state esportate 170 mila tonnellate di materiali di pregio per un valore complessivo di circa 120 milioni di euro, mentre continua continua a crescere i mercati di Arabia Saudita ed Emirati Arabi. Degno di nota il notevole intensificarsi dei rapporti commerciali con l’India, il paese annoverato da sempre tra i principali mercati di approvvigionamento di materiali, è oggi anche un importante mercato di sbocco.
Aumenta anche il valore dell’import italiano di pietra naturale ma non le quantità. Nel periodo considerato l’Italia ha importato 1,1 milioni di tonnellate di materiali lapidei del valore di 331,3 milioni di euro registrando un calo nella quantità di circa il 5% ma un aumento dei valori del 7,7% (vedi tabella 3). Aumenta il valore dell’import di materiali di pregio, in particolare marmi, dalla Spagna (+22,7%) mentre frena quello dalla Turchia (-0,2%) e dalla Croazia (-50%). Primo paese di approvvigionamento per il granito rimane il Brasile, esportate 133mila tonnellate di blocchi e lastre per un valore superiore ai 51 milioni di euro (+25,3%). Ma è interessante il trend di crescita delle importazioni da Mozambico e Angola.