Totaro: “Sanità in Valle, il ministro ammette carenze”

11 gennaio 2016 | 17:14
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Totaro: “Sanità in Valle, il ministro ammette carenze”

“Il Punto nascita di Barga non è stato toccato e l’Asl 2 ha redatto ha redatto uno specifico piano di adeguamento, che viene implementato e che mira, nel tempo, a sanare alcune non conformità strutturali e dotazionali. Inoltre, la direzione dell’azienda unità sanitaria locale 2 ha sollecitato il direttore del dipartimento materno-infantile ed i direttori delle strutture di ostetricia e ginecologia affinché mettessero in campo tutti i protocolli operativi per minimizzare il rischio derivante dalla necessità di continuare le attività terapeutiche con un piano di adeguamento in corso ed una casistica in questo momento inferiore ai 500 parti/anno”.

Questa, in sintesi, la risposta del ministro alla Salute Beatrice Lorenzin all’interrogazione presentata dal senatore toscano di Fratelli d’Italia Achille Totaro, in cui aveva ricordato come in pochi mesi per tre donne era stato necessario il trasferimento d’urgenza in struttura più idonea, a Lucca, al fine di ricevere cure e assistenza adeguate alla loro necessità cliniche. “Al 16 dicembre scorso, data della risposta, la previsione del numero di parti per il presidio ospedaliero di Barga risulta sovrastimata del 20% circa rispetto ai dati reali di fine anno e appare perlomeno strano che a fine settembre-ottobre la tendenza fosse così diversa – ribatte Totaro – Evidentemente la sostanza dell’interrogazione presentata era corretta e mirata a tal punto da obbligare la Asl 2 Toscana, ora Asl 1a limitare notevolmente l’attività onde evitare il ripetersi di situazioni ad alto rischio. Va sottolineato inoltre che il ministro Lorenzin ammette non solo che il punto nascite di Barga è operativo in deroga alle normative vigenti ma anche che sono presenti ‘non conformità strutturali e dotazionali’ senza indicare né l’esistenza di piani certi di messa a norma né tantomeno le tempistiche per la risoluzione dei problemi lasciando di fatto i cittadini della Valle del Serchio in una situazione che limita il loro diritto alla salute per un tempo indefinito”. Totaro sottolinea come faccia “sorridere amaramente che solo ora siano stati sollecitati i direttori di dipartimento interessati ‘affinché mettessero in campo tutti i protocolli operativi per minimizzare il rischio’ parole che in una struttura non conforme vogliono significare semplicemente trasferire i pazienti altrove”. L’esponente di Fratelli d’Italia cita poi la lettera del sindacato Aaroi in cui viene riportata una dichiarazione della stessa Lorenzin che sottolinea come tra le varie caratteristiche di un punto nascite sicuro, ci debba essere quella di avere la terapia sub intensiva per la partoriente “assente, per la cronaca, nei punti ospedalieri della Valle del Serchio”.