Tariffe ferrovie, anche Andreuccetti sta con Lucart

“Le buone idee, le scelte coraggiose e gli investimenti importanti che generano beneficio per le comunità andrebbero sostenuti e premiati, di sicuro non danneggiati”. Sulla vicenda Lucart-Trenitalia interviene anche il sindaco di Borgo a Mozzano, Patrizio Andreuccetti, che, senza mezzi termini, si schiera dalla parte dell’industria cartaria di Diecimo, realtà imprenditoriale fra le più grandi d’Europa, punto di riferimento occupazionale per tutto il territorio.
“Lucart – spiega il sindaco di Borgo a Mozzano – ha optato nei mesi scorsi per una soluzione che potrebbe essere replicata anche da tante altre aziende del distretto cartario: privilegiare il trasporto su rotaia delle materie prime verso gli stabilimenti lucchesi, ai danni di quello su gomma, riducendo così le emissioni inquinanti, l’impatto sul traffico e, di conseguenza, salvaguardando l’ambiente e la vivibilità dell’intera zona. Un progetto lungimirante, in piena sintonia con quanto già realizzato con gli scali merci del Frizzone, a Capannori, e di Minucciano e con le altre azioni in corso di svolgimento per riattivare lo scalo di Castelnuovo di Garfagnana e per potenziare lo spostamento di merci e persone sui mezzi alternativi all’auto. Opere che segnano un cambio di rotta rispetto al passato, come d’altronde ci chiede anche l’Unione europea, portate avanti grazie a una sinergia virtuosa fra comuni, provincia e Regione Toscana. Opere che oggi non possiamo permettere vengano danneggiate o, peggio, bloccate, a causa della politica di rincari operata da Trenitalia, con un aumento del 15/20 per cento sulle tariffe”. Il sindaco Patrizio Andreuccetti si unisce così alla richiesta del presidente della commissione regionale infrastrutture e trasporti, Stefano Baccelli, affinché il presidente Enrico Rossi e l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli si interessino della vicenda, proponendo anche una soluzione condivisa. “Auspico– conclude Andreuccetti – che il presidente Rossi intervenga in prima persona sulla questione, a tutela di un’azienda che può portare il buon esempio e fare da apri pista per altre realtà produttive. Ai vertici delle Ferrovie dello Stato e di Trenitalia chiedo invece di sedersi intorno a un tavolo e di percorrere una strada diversa da quella appena intrapresa”.