Effetto Cinema omaggia Mario Monicelli

14 marzo 2016 | 11:13
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Effetto Cinema omaggia Mario Monicelli

Ultimo e solenne appuntamento in programma per Effetto Cinema 2016, la rassegna cinematografica organizzata dall’Unione Comuni Garfagnana in collaborazione con la sala Eden di Castelnuovo Garfagnana nell’ambito del Progetto Radici cofinanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Questa serata, sempre al prezzo speciale di 4 euro, è un po’ diversa dalle altre perché è dedicata al ricordo di Mario Monicelli e nasce dall’adesione dell’Unione Comuni Garfagnana ad un programma di iniziative promosse da Promocinema di Viareggio e Fondazione Banca del Monte di Lucca per ricordare il grande regista con presentazione a cura di Umberto Guidi (Promocinema).

Da non perdere quindi venerdì (18 marzo), alle 21,15, I Compagni, di Mario Monicelli (Italia 1963, 128’) con Marcello Mastroianni, Bernard Blier, Folco Lulli, Annie Girardot, Renato Salvatori.E’ un film sociale perché documenta, con linguaggio cinematografico, la nascita della coscienza di classe degli operai. Siamo a Torino, nel 1890. La storia di uno sciopero degli operai di un cotonificio alla periferia della città è ricostruita forse grazie ai rapporti delle Regie Questure e dei Tribunali del tempo. Nel cotonificio gli operai (uomini, donne, bambini) lavorano 14 ore al giorno con una pausa di mezz’ora per mangiare il cibo portato dalle mogli fuori dai cancelli, poiché chiusi in fabbrica. Capita un incidente: un uomo, per sbaglio, viene mutilato da una macchina per filare. Visto che non esiste la malattia, i suoi compagni di lavoro, gli danno una mano facendo una colletta. Il giorno dopo, tutti gli operai si mettono d’accordo per fare un boicottaggio. Si decide di far suonare la sirena un ora prima del previsto. Pautasso, l’uomo che la suona, deve passare per ubriaco. Egli, uscito dalla fabbrica, vede i suoi colleghi aspettarlo fuori. Scoppia una rissa. Poi, da un treno, esce il professor Senigallia, ricercato dalla polizia. Egli induce i lavoratori della fabbrica a scioperare fino a quando i dirigenti non avranno abbassato l’orario di lavoro a 13 ore . Lo sciopero dura per circa un mese. I dirigenti, non sapendo più cosa fare, tagliano tutto… perfino i pasti gratis alla caserma di polizia. Alla fine, una rivolta: i lavoratori entrano in fabbrica con cartelli e grinta, decisi a far abbassare l’orario di lavoro. Ad aspettarli trovano i bersaglieri, i quali sparano contro la folla uccidendo un ragazzo. Il triste finale ci mostra il rientro degli operai in fabbrica sconfitti, ma costretti per sopravvivere.