Il 4 aprile a Gallicano lo spettacolo sulla vita di Caponnetto

22 marzo 2016 | 14:27
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Il 4 aprile a Gallicano lo spettacolo sulla vita di Caponnetto

“Lascerò che una nuvola vi accompagni”. Così il giudice Antonino Caponnetto si congedava dalla sua futura moglie quando lo andava a trovare durante uno dei tanti processi contro la mafia. Sono le parole che danno il titolo allo spettacolo in programma lunedì 4 aprile, alle 10 per i ragazzi della scuola secondaria di primo grado e alle 21 per tutti quelli che vorranno assistere a questo musical davvero originale e carico di emozioni. L’evento si terrà nella sala Guazzelli di Gallicano.

”Il 25 aprile di un anno fa – racconta il sindaco Saisi – incontrammo nonna Betta e la scorta di nonno Nino, ovvero la moglie e la scorta del giudice Caponnetto. Da quell’incontro nacque l’idea di proporre lo spettacolo Lascerò che una nuvola vi accompagni, romanzo inedito all’interno del quale vi è intrecciata la storia della vita del giudice Caponnetto”. “La data del 4 aprile – prosegue – non è un caso, infatti è la data in cui ogni anno l’amministrazione di Gallicano e tutti i gallicanesi ricordano il maresciallo Giuliano Guazzelli, originario di Gallicano, dove è nato e vissuto fino a 21 anni, ucciso per mano della mafia il 4 aprile 1992”. Serena Da Prato, assessore alla cultura del Comune di Gallicano, si unisce all’entusiasmo del sindaco: “Con questo spettacolo, oltre a ricordare e onorare un eroe della nostra terra, vogliamo continuare il percorso intrapreso dal Comune di Gallicano sulla strada della legalità. Lo spettacolo è rivolto ad un pubblico sia adulto che scolastico, perchè la memoria di quanto successo in passato possa restare sempre viva e che tutti, giovani e meno giovani, oltre a essere consapevoli di drammatiche vicende che hanno caratterizzato la storia del nostro paese, seguano sempre la strada del rispetto, della democrazia esercitando quella competenza di cittadinanza attiva che fa essere persone responsabili e civili per il bene comune. Saremo onorati anche dalla presenza di Angelo Corbo, agente di scorta superstite della strage di Capaci, e come amministrazione speriamo che in tanti siano presenti. Confidiamo che i sindaci e gli onorevoli della zona, invitati all’evento, possano intervenire per dare un segno tangibile di riconoscenza per tutti questi eroi dei nostri giorni”.
Lascerò che una nuvola vi accompagni propone la vita del giudice Caponnetto, uno spettacolo musicale con canzoni edite di cantautori blasonati, arricchito con una serie di coreografie interamente ballate, scritto e diretto da Salvo Punzo e Anna Furno. Messo in scena dalla compagnia La tredicesima nota di Signa, nasce per volontà di nonna Betta, la moglie del giudice del quale gli autori e un uomo della scorta (anche lui nel cast) sono amici stretti. E’ un modo diverso di parlare di mafia, si racconta la vita di Antonino Caponnetto parlandone come giudice e come uomo tramite anche alcuni brani musicali. In poco più di un’ora e mezzo, si raccontano dieci anni di storia: dal 1983 (anno della morte di Rocco Chinnici di cui Caponnetto poi prese il posto a Palermo) al 1993 (anno della strage di via dei Georgofili a Firenze), intorno ad un romanzo inventato su due amiche di penna, calato nel dramma della mafia di quegli anni. La parte canora è affidata alle allieve del laboratorio musicale La tredicesima Nota di Signa, i testi sono interpretati da Alessandra Maggio e Eva Edili affermate voci radiofoniche toscane. Uno spettacolo da non perdere, arte e impegno si intrecciano.